La mannaia dei conguagli fiscali: docenti out. Lettera
Inviata da Mario Bocola – Nel mese di febbraio vengono applicati a tutti i lavoratori dipendenti e, quindi, anche al personale della scuola i conguagli fiscali sulla ritenuta d’imposta dell’anno
precedente e per moltissimi docenti l’espressione “conguaglio fiscale” è sinonimo di una vera e propria mannaia sugli stipendi.
Molti docenti stanno ricevendo in busta paga somme fortemente decurtate i cui importi sono molto elevati (oltre 800 euro) e c’è chi addirittura percepirà pochi spiccioli. In un momento storico in cui il Paese versa in grave difficoltà economiche e molte famiglie con figli, mutui e bollette da pagare si trovano costrette a fare i salti mortali per far quadrare i conti si potrebbe pensare ad una rateizzazione delle tasse? Togliere dallo stipendio d’un colpo cifre che superano gli 800 euro pesa sull’0economia delle famiglie italiane e dei docenti il cui stipendio è tra i più bassi d’Europa.
Rateizzare le tasse sarebbe un’operazione molto equa e giusta per venire incontro alle esigenze delle famiglie.
Ci sono, inoltre, molti docenti che lavorano in luoghi diversi da quelli di residenza che devono affrontare ulteriori spese e per costoro togliere una cifra cospicua dal loro stipendio d’un getto rappresenta un dramma per la sopravvivenza per vitto, alloggio e ulteriori spese extra che potrebbero verificarsi. In questo mese, infatti, molte famiglie non arriverebbero nemmeno alla seconda settimana.