La “manipolazione” degli influencer sui giovani. L’esperta: “I genitori insegnino ai figli a discernere l’utilità reale degli oggetti”
In un mondo sempre più connesso, la manipolazione degli influencer è una realtà crescente. A Il Messaggero, Meryem Mazini, consulente Africa & Europa della DG CEM Marketing Agency, evidenzia un’insidiosa tecnica: presentare offerte attraenti per poi rivelare condizioni nascoste o inconvenienti.
Tale metodo, utilizzato per influenzare le decisioni, può avere conseguenze negative, come dimostrato dallo scandalo del pandoro di Chiara Ferragni, dove i consumatori credevano di contribuire a una causa benefica, ma non era così.
Le strategie di marketing sfruttano due principi fondamentali: il bisogno del consumatore e l’influenza sociale. La psicologa Francesca Andronico, del Centro Psiche Balduina di Roma, spiega, sempre a Il Messaggero, che quando un individuo ha un bisogno specifico, tende a essere meno lucido nelle scelte, spesso acquistando prodotti non necessari. Inoltre, essendo esseri sociali, siamo influenzati dalle scelte e comportamenti altrui, soprattutto in famiglia o gruppi di riferimento.
Gli adolescenti sono particolarmente suscettibili all’influenza sociale. Durante questa fase di sviluppo, cercano di costruire la loro identità e tendono a conformarsi ai modelli proposti dagli influencer. Tale tendenza è accentuata dalla pressione sociale esercitata dal gruppo dei pari, spesso portando a scelte non del tutto autonome.
Il rischio del conformismo è quando viene utilizzato per scopi personali, sfruttando il bisogno di appartenenza e riconoscimento. È cruciale insegnare ai giovani a discernere l’utilità reale degli oggetti e non aderire ciecamente ai trend imposti. Esempio: comprare scarpe di marca può essere accettabile, ma non bisogna cedere a tutte le richieste, per aiutare i ragazzi a sviluppare un senso critico e un’identità autonoma.