Le madri di due studenti morti durante PCTO: “Diamo voce alla sicurezza sentendoci mamme di tutti i figli”

WhatsApp
Telegram

Lorenzo, 18 anni, e Gabriele, 25 anni, sono due giovanissimi studenti morti negli ultimi anni in Italia durante dei PCTO. Nella puntata di “Cinque minuti” del Primo Maggio – Festa dei Lavoratori – il programma condotto da Bruno Vespa, le madri dei due ragazzi sono state ospiti della trasmissione per ripercorrere l’esperienza dei figli, sensibilizzando sul grande e drammatico tema delle morti sul lavoro.

Vespa inizia dalla signora Maria, mamma di Lorenzo, studente di meccanica, nell’ultimo anno del suo percorso di formazione in azienda, il 21 gennaio del 2022 fu schiacciato da una barra d’acciaio.

“È così, Lorenzo frequentava questo istituto e l’ultimo giorno del primo periodo di stage, perché il percorso di Lorenzo prevedeva due mesi di azienda e due mesi a livello scolastico. L’ultimo giorno è successo quello che non dovrebbe mai succedere e soprattutto quello che dal mondo del lavoro è entrato nel mondo della scuola in modo prepotente e drammatico. Non sarebbe dovuto restare solo e per questo poi tre persone sono state condannate”, spiega la donna.

La parola passa poi alla signora Esther, mamma di Gabriele, assunto il 28 gennaio 2019 in una ditta di contenitori metallici, morto il 10 aprile schiacciato tra i due rulli. Ad avvertire la donna fu la fidanzata del figlio.

“Alle 10 del mattino Giorgia mi chiamò avvertendomi che forse Gabriele non era stato bene quindi poi partì la mia rete di preoccupazione per informarmi perché nessuno mi aveva chiamato oltre la ragazza”, racconta la donna in trasmissione. “Suo figliodice Vespa -, le diceva, mamma se non sto attento qui rischio di farmi molto male perché aveva paura di non aver avuto una preparazione sufficiente.”

“Gabriele non ha avuto preparazione sufficiente. Gabriele viene assunto appunto il 28 gennaiocontinua la madre durante il programma -, l’11 di marzo viene promosso a capolinea, lui invece era stato assunto come addetto di fine linea quindi c’era una preoccupazione da parte sua di non essere all’altezza di questo ruolo. Non ha avuto formazione, ha avuto un affiancamento di un amico che gli ha passato determinate informazioni sull’utilizzo di questo macchinario ma non della pericolosità.”

Vespa ricorda poi che alla vigilia del Primo Maggio del 2022, la signora Maria, mamma di Lorenzo, incontra il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Esatto, fu un incontro molto emozionante. Il Presidente diede un segno forte rispetto alla cultura della sicurezza e a quanto era accaduto a Lorenzo. Disse proprio queste parole: il segno di Lorenzo è destinato a rimanere nel cuore di chi lo ha conosciuto e amato e non solo, perché poi Lorenzo è stato conosciuto per questo motivo”, dice la donna durante la trasmissione.

Infine Vespa nomina l’associazione “Gabri nel cuore” rivolgendosi alla signora Ester: “Signora, lei con l’associazione Gabri nel cuore dice che vuole dedicare questo Primo Maggio alle tante mamme che hanno perso un figlio sul lavoro e che magari non hanno voce.”

“Assolutamente si. Quello che io mi prefiggo e faccio quasi giornalmente risponde la donna -, è di andare nelle scuole con dei progetti mirati a dar voce alla sicurezza, alla cultura della sicurezza, alla prevenzione e a dar voce alle mamme che non hanno la forza. Ma siccome abbiamo un dolore quando li partoriamo e un dolore ancora più immenso quando li perdiamo, siamo mamme di tutti i figli.”

“18 anni, una prospettiva di vita. Che voleva fare?”, conclude Vespa prima di salutare i telespettatori. “Tanti interessi, a partire dalla natura, dal territorio e poi tante strade aperte. Sicuramente voleva continuare gli studi, non si sarebbe accontentato di questo diploma, ma sarebbe andato avanti e poi chissà”, risponde la madre di Lorenzo. “E Gabriele? Voleva sposarsi, e poi?”, chiede Vespa. “Si, voleva una casa, voleva dei figli, voleva cose semplici, voleva vivere.”

Leggi anche

Sicurezza sul lavoro, Mattarella condanna l’indifferenza e chiede un impegno rafforzato: “La sicurezza non è un costo, ma un dovere”

WhatsApp
Telegram

Offerta Riservata TFA 2025: Abilitazione all’insegnamento da € 1.400 con Mnemosine