La lotta per salvare la lingua siciliana, una manifestazione per il riconoscimento ufficiale: “U sicilianu è a nostra lingua, parràmulu senza vrijogna”

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Centinaia di persone si sono radunate a Palermo per chiedere il riconoscimento ufficiale del siciliano come lingua madre e il suo status di lingua co-ufficiale della Regione Siciliana.

L’iniziativa, promossa dal movimento Trinacria e da numerose associazioni culturali, ha visto la partecipazione di cittadini, studenti, intellettuali e rappresentanti delle istituzioni locali. I manifestanti hanno sfilato dietro uno striscione con scritto “U sicilianu è a nostra lingua, parràmulu senza vrijogna”, cantato canzoni tradizionali siciliane e letto cunti in siciliano, mostrando il proprio attaccamento a una lingua che da secoli rappresenta l’identità culturale e storica della Sicilia.

405mila euro alle scuole per promuovere lo studio del dialetto siciliano

Un investimento per la valorizzazione del patrimonio linguistico siciliano arriva dalla Regione Siciliana, che ha stanziato 405mila euro per sostenere progetti didattici dedicati allo studio del dialetto siciliano. L’iniziativa, annunciata dall’assessore all’Istruzione e formazione professionale, Mimmo Turano, si inserisce nel quadro della legge regionale del 2011, nata per tutelare e diffondere la lingua siciliana come parte integrante della cultura dell’Isola.

Progetti didattici per riscoprire la lingua siciliana

Con la circolare intitolata “Non Solo Mizzica. La lingua di un popolo”, l’assessorato ha voluto dare un segnale concreto per promuovere la conoscenza del siciliano tra i più giovani. I fondi saranno destinati alle scuole siciliane per sviluppare progetti che integrino lo studio della lingua con la storia, la letteratura e la cultura dell’Isola. “La scuola è il luogo dove le radici incontrano il futuro”, ha dichiarato Turano, sottolineando l’importanza di investire nella conoscenza del dialetto per rafforzare l’identità culturale delle nuove generazioni.

Un patrimonio da tutelare e trasmettere

L’assessore ha evidenziato come l’interesse per il siciliano sia in crescita, definendolo un motivo di orgoglio per la Regione. “La nostra lingua, testimone di una storia millenaria e custode di un patrimonio culturale unico, merita di essere conosciuta e valorizzata”, ha scritto Turano sui social. L’obiettivo dell’iniziativa è fornire ai giovani gli strumenti per riscoprire e trasmettere un’identità forte e viva, contribuendo a preservare un’eredità culturale che rappresenta un elemento distintivo della Sicilia.

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