La lista delle 30 studentesse “trofeo” scatena una bufera a Roma. I responsabili rischiano la non ammissione alla maturità

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Un inquietante episodio ha scosso un liceo di Roma, coinvolgendo il Ministero dell’Istruzione e l’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio. Un gruppo di studenti dell’ultimo anno ha affisso una lista contenente i nomi di circa 30 compagne di scuola, insinuando di aver avuto relazioni con loro.

Questo “gesto spregevole” ha scatenato un putiferio, con genitori indignati e studentesse coinvolte preoccupate.

La preside ha annunciato provvedimenti contro gli autori, che sono prossimi agli esami di maturità. “Non si può minimizzare l’accaduto come una goliardata,” afferma Pappalardo, assicurando che ci saranno ripercussioni. Il Consiglio di classe si riunirà per valutare i provvedimenti disciplinari, che potrebbero influire sui voti degli studenti, a partire dalla condotta.

Data la loro imminente conclusione del percorso scolastico, opzioni come attività di volontariato o servizi per la scuola sono escluse. La preside suggerisce di incoraggiare le famiglie degli studenti coinvolti a farli partecipare ad attività presso centri antiviolenza, per far comprendere loro la gravità delle loro azioni. Tuttavia, queste attività sarebbero su base volontaria.

Il rischio più concreto è un brutto voto in condotta, che potrebbe portare alla non ammissione all’esame di maturità. La decisione è stata accolta positivamente dal direttore generale dell’USR Lazio, Anna Paola Sabatini, che ha condannato il comportamento degli studenti e lodato la pronta reazione della preside. Anche le studentesse coinvolte si sono dette soddisfatte dell’intervento della scuola.

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