La giurista Frezza: “Gli studenti sono tornati a scuola con lacune cognitive e problemi comportamentali, necessario invertire la rotta”
La giurista Elisabetta Frezza torna a parlare di scuola. In un recente convegno a Parma ha evidenziato la situazione critica dell’istruzione in Italia, che è stata ulteriormente aggravata dall’emergenza pandemica.
Frezza sostiene che il sistema scolastico italiano è stato trascurato e affidato a organismi extraistituzionali e burocratici, che hanno portato a un degrado della qualità dell’educazione. La pandemia ha avuto un impatto significativo sulla scuola, accelerando l’introduzione di contenuti ideologici e la transizione digitale.
Tuttavia, questa situazione ha anche sollevato preoccupazioni sulla qualità dell’istruzione e sulle conseguenze psicofisiche per gli studenti, che sono stati costretti a isolarsi e a partecipare a lezioni a distanza. Gli studenti sono tornati a scuola con lacune cognitive e problemi comportamentali che si sono accumulati nel tempo, anche prima dell’emergenza pandemica.
Secondo Frezza, è necessario correggere il tiro e invertire la rotta per far fronte a questa crisi educativa e preservare la ricchezza culturale e artistica dell’Italia.