La giocoleria, dalle origini ai giorni nostri passando dall’antica Roma e il Rinascimento. Una Unità di Apprendimento per Infanzia e prima classe Primaria

Vorticosi e volteggianti, salendo e scendendo, gli strumenti del giocoliere volano nell’aria con un’eleganza sorprendente utilizzando spille e anelli, coltelli e accette. Questa giornata, molto vicina ai bambini e agli adolescenti, e in età adulta anche ai ragazzi che potrebbero sceglierle la giocoleria come sport, nasce per riconoscere le fantastiche prodezze di destrezza e di abilità richieste da questa poderosa ed esigente forma d’arte.
Gli stili di giocoleria sono davvero numerosi, anche caratterizzanti alcune realtà territoriali, sparsi, dunque, in lungo e in largo, e alcuni dei più impegnativi non richiedono nemmeno che ti lascino le mani e, questa particolarità, risulta assai più facilmente applicabile nelle nostre scuole, all’interno delle quali, farebbe bene che entrasse questa arte magica. Se sei mai stato stupito dall’apparente magia operata dalle mani di un giocoliere, allora questa giornata è l’opportunità per mostrare loro un po’ di riconoscimento a questi artisti e riconsiderare la possibilità che la scuola si apra a questa arte, non sono, comunque, come educazione fisica, ma come educazione civica, storia, geografia, scienze, matematica, italiano.
Storia del giorno della giocoleria
La giornata della giocoleria, oggi più che mai affascinante ed entusiasmante, è stata istituita dall’International Jugglers Association ed è dedicata al mantenimento e alla diffusione della storia dell’arte della giocoleria. La giocoleria come forma sublime d’arte è, certamente, molto più antica di quanto la maggior parte delle persone creda, risalendo a ben oltre 4.000 anni.
Le prime forme di giocolerie del mondo
La prima prova che abbiamo storicamente di giocoleria, come forma d’arte risale al muro di una tomba dell’antico Egitto. Un gruppo di giocolieri è raffigurato in atto di ballare e di esibirsi con un massimo di tre palle nelle mani.
Altre forme di giocoleria si possono rinvenire nell’antica in Cina, dove si dice che il primitivo guerriero Chu Xiong Yiliao si esercitasse nel nòngwán. Si trattava di una particolare arte consistente nel lanciare più oggetti su e giù senza cadere.
Formalmente, le sue abilità erano così profonde che uscì tra gli eserciti di Chu e Song, destreggiando nove palle, così da affascinare e intimorire le truppe Song che si girarono e scapparono terrorizzate. Questa è la magia della giocoleria.
Le forme di giocoleria più recenti
Da lì in poi, le prove di questa nobilissima pratica sportiva e artistica, possono essere trovate in Grecia, nell’Impero Romano, nell’Europa medievale e, naturalmente, nei giorni nostri. Anche i nativi americani hanno una forte storia di giocoleria tipica, ci sono persino prove di culture che si sono caratterizzate per forme di destrezza con i piedi. È in qualche modo strano che si sia dovuto attendere il 1947 per formare, prima volta nella storia e al mondo, l’Associazione Internazionale dei Giocolieri.
La giocoleria a Roma e nel Rinascimento
Dopo la caduta dell’Impero Romano e il caos dei secoli bui, la giocoleria anch’essa subì una forma di declino. Durante il primo Rinascimento, ci fu, però, una rinascita. Viaggiatori europei, in giro per il pianeta, riferirono d’aver visto giocolieri molto qualificati nelle terre indù dell’Asia del sud e del Messico durante i secoli XIV e XV. E anche gli Aztechi pare avessero una consolidata e prestigiosa tradizione di giocolieri.
La giocoleria aveva sofferto molto in Europa, ma le cose cominciarono a mutare, a partire da Norimberga nel 1680. Il Comune istituì lì il primo “maestro di ballo” stipendiato, qualcheduno che desse i propri servizi, simile a un buffone di corte. Questo esperto abbinava spesso la giocoleria con altri trucchi acrobatici, unito al camminare sulla corda, un po’ come avrebbe fatto, in età più tarda, il clown.
Gli spettacoli più divertenti
Negli anni successivi, tali primi giocolieri acuminarono le loro abilità e restituirono agli spettacoli maggior spirito di divertimento. Lo straordinario Depuis – un maestro di ballo francese – trasferire nell’arte una maggiore caratterizzazione ed un livello superiore, già a partire dal 1700. La sua routine constava nel barcamenarsi tra le mele mentre passeggiava sul filo del rasoio e poi scagliarle tutte in aria, trafiggendole con le forchette quando atterravano, una delle quali era proprio collocata all’interno della sua bocca.
La giocoleria e la comunità circense
Nel 1700-1800, la giocoleria divenne, immancabilmente, un punto di forza, addirittura e talvolta, determinante della comunità circense. Le comunità viaggianti ridettero felicità e donarono sorrisi al pubblico locale con abilità formalmente impossibili di abilità e controllo della palla, combinandole con gli altri loro atti. Presto la giocoleria si trasformò in una forma d’arte variegata, con persone che sperimentavano oggetti, oltre alle palle. Poiché nell’industria del passatempo c’erano così tanti giocolieri, c’era un bisogno continuo di scoprire cose nuove e più esaltanti da destreggiarsi che avrebbero entusiasmato e intrattenuto il loro pubblico. Alla fine, coltelli e torce accese sono divenuti una qualità regolare, e qualche cosa che i clienti abituali del circo si aspettavano e, per la verità, si attendono ancora, dobbiamo dire. I nostri alunni, quando li accompagniamo al circo, rimangono estasiati dai giocolieri. Sono una vera e propria attrazione per loro.
La giocoleria in età moderna
La giocoleria, però, non è rimasta popolare per tutta l’era moderna. Il fervore dei giocolieri andò in decadenza in seguito all’avvento del cinema. Il circo e gli spettacoli di varietà hanno penato perché le persone potevano conseguire tutto il passatempo che volevano sul grande schermo: non avevano bisogno di andare a una dimostrazione dal vivo.
Le cose iniziarono a mutare negli anni Cinquanta. Dopo la Seconda guerra mondiale, la giocoleria è tornata a essere un passatempo popolare e la popolazione (i bambini in modo particolare) l’ha portata a livelli ancora più estremi.
Come celebrare il giorno della giocoleria
Se conosci un giocoliere, il modo migliore rendergli omaggio, è complimentarsi con lui per la sua abilità e magari anche chiedergli di esibirsi nuovamente, in modo che abbiano la possibilità di presentare la sua strabiliante arte: quella per difendere la quale ha lavorato così duramente.
La giocoleria a scuola
Ogni docente, se conoscesse un giocoliere, potrebbe anche cogliere l’occasione per invitarlo, all’interno di un percorso programmato, e far sì che i propri alunni abbiano la possibilità di conoscere la giocoleria! È un’arte sufficientemente semplice da imparare, anche se è straordinariamente difficoltosa da perfezionare, e può migliorare la coordinazione di mani e occhi a un livello incredibile! Nel giorno della giocoleria, anche se la scuola è chiusa alle lezioni, sarebbe necessario mostrare l’amore a un giocoliere, o, addirittura, per imitarlo e tentare di diventarlo in vista di un nuovo anno scolastico, ci auspichiamo, davvero, migliore più sereno e, anche, più divertente.
Iniziamo questo nuovo viaggio in vista dell’a.s. 2021-2022
Cominciare il viaggio di giocoleria può essere un’esperienza demoralizzante, almeno all’inizio. Però, chi ha avuto la possibilità di sperimentare quest’arte a scuola, sa benissimo che gli abili giocolieri professionisti lo fanno apparire facile, anche quando si maneggiano cinque o più oggetti. Ma, come la maggior parte delle abilità, ci chiede di iniziare avendo la consapevolezza che è necessario partire con piccole sfide e, solo dopo, lavorare.
Il trucco per fare il giocoliere in modo efficiente è studiare il come destreggiarsi tra due palline in una mano. Questo moto ti insegna a gettare la palla in mano prima che quella in aria atterri nuovamente. La maggior parte delle persone può far sua questa abilità in un giorno o due. Dopodiché, il passaggio seguente consta nel lanciare le palle tra ambedue le mani conservandone almeno una in volo.
Unità di Apprendimento
Per non permettere di lasciare fuori dalla scuola questa importante arte è necessaria, sin dalle prime classi della Primaria, operare in tal senso, pensando e realizzando, addirittura, un’apposita Unità di Apprendimento. Ve ne è una davvero interessante progettata dall’Istituto Suore Francescane Certosa di Garegnano. Davvero interessante e di facile realizzazione. è denominata “AL CIRCO CON… LE COSE (i giocolieri)”. Scrivono in premessa: “Al circo ci vado volentieri! Perché? Perché ci sono i giocolieri! Giocano con i birilli, meno male… non con coccodrilli! Lanciano e maneggiano palline… sia grandi che piccine. Rosse, gialle, verdi e arancioni volano in alto fino ai lampioni. Fanno cose strane, buffe e divertenti… e sai una cosa? Siam tutti troppo, ma troppo contenti!”