La generazione WhatsApp non sa più scrivere un testo con le virgole e le congiunzioni. L’esperto: “Così chat e social rovinano la lingua dei nostri ragazzi”

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Nel mondo digitale di oggi, i giovani scrivono più di qualsiasi generazione precedente. I loro messaggi sono brevi, carichi di emoticon, e spesso privi di una struttura formale.

Tale modalità di comunicazione istantanea e informale, però, sembra creare problemi quando si tratta di redigere testi più complessi e formali, soprattutto tra gli studenti universitari.

Un’ampia ricerca, condotta da Nicola Grandi, professore ordinario di glottologia e linguistica all’Università di Bologna, ha coinvolto 2.137 studenti di 45 atenei italiani. Il progetto, denominato Univers-Ita, è stato il primo del suo genere in Italia a indagare sistematicamente le competenze di scrittura degli studenti universitari.

La ricerca ha rivelato che, in media, ogni elaborato presentava circa 20 errori, metà dei quali legati alla punteggiatura.

A La Repubblica, Grandi sottolinea come l’abitudine alla scrittura in ambito informale sembri influenzare negativamente quella formale, generando testi con una struttura argomentativa frammentata e una limitata articolazione sintattica.

La punteggiatura, spesso trascurata nell’istruzione formale, emerge come uno dei principali punti deboli. Essa non è solo un aspetto grafico, ma gioca un ruolo cruciale nell’organizzazione del testo, scandendo il ritmo e la coerenza del discorso.

Interessanti sono i risultati che mostrano come gli studenti di area scientifica tendano a scrivere meglio di quelli umanistici. Inoltre, vi è una differenza nel lessico tra gli studenti del nord e quelli del centro Italia. La ricerca ha anche evidenziato che gli studenti provenienti dai licei e quelli con conoscenze in lingue antiche commettono meno errori.

Nonostante la maggior parte degli studenti si dichiari sicura nella propria capacità di scrivere, emerge una chiara difficoltà nel distinguere tra contesti formali e informali. La scuola e l’università dovrebbero, quindi, puntare a insegnare l’uso appropriato della lingua, adattandolo ai diversi contesti.

Oggi, con l’avvento della tecnologia, la scrittura informale e non pianificata ha assunto un ruolo dominante nelle comunicazioni quotidiane. Il cambiamento pone nuove sfide per l’istruzione, che deve trovare modi per integrare e adattare questi nuovi stili di scrittura alla formazione accademica.

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