La folle sfida del “Blackout game”: studente afferrato alla gola sviene. La famiglia è pronta a sporgere denuncia
Il cosiddetto “Blackout Game” sta diventando una pericolosa sfida tra gli adolescenti, tanto che la piattaforma Tik Tok ha recentemente deciso di bannare i contenuti relativi a questa pratica.
La “gara” consiste nell’indurre lo svenimento e restare senza ossigeno il più a lungo possibile, una pratica estremamente pericolosa che ha già causato vittime in Italia e nel mondo.
Come segnala Il Resto del Carlino, negli scorsi giorni, un episodio preoccupante si è verificato all’interno di un istituto scolastico dell’Emilia Romagna. Un ragazzo di 16 anni ha perso i sensi per un tempo indefinito dopo che un compagno lo ha colpito alle spalle sulla gola, nel tentativo di farlo restare a corto di aria. La pressione improvvisa in un punto vitale ha provocato un immediato malore alla vittima.
L’episodio ha sollevato allarme tra genitori e docenti dell’istituto, anche se fortunatamente non sembrano esserci state gravi lesioni per lo studente. I contorni della vicenda non sono ancora chiari, ma pare che la volontà del responsabile fosse proprio quella di far perdere i sensi al compagno, non per rivalità ma come una sorta di sfida.
Non è chiaro se i docenti si siano resi conto immediatamente dell’accaduto o solo in un secondo momento. Gli amici avrebbero aiutato lo studente a rialzarsi e riaccompagnato in classe, senza che intervenissero i soccorsi. Il 16enne avrebbe poi raccontato l’accaduto ai genitori una volta tornato a casa.
La famiglia del ragazzo sembra intenzionata a sporgere denuncia per il grave gesto. Tra i docenti emerge preoccupazione per una vicenda che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche. Il “gioco” dello svenimento, infatti, è noto da tempo e preoccupa i genitori, poiché spesso gli adolescenti si cimentano in gare sui social network senza rendersi conto della pericolosità delle loro azioni.
In passato, l’istituto in questione è stato al centro di episodi di violenza tra studenti e nei confronti di docenti e personale scolastico, rendendo necessario l’intervento delle forze dell’ordine.