La Flc Cgil attacca: “Le rilevazioni Eduscopio sono sbagliate e pericolose”

Critica la nota della Flc Cgil in merito alla classifica Eduscopio, della Fondazione Agnelli, pubblicata questa mattina. Il sindacato ritiene pericolosa la classifica stilata.
“Quelle graduatorie, che sembrano oggettive, ma non lo sono, nei fatti potrebbero alimentare disuguaglianze già profonde tra istituti, territori, regioni. E soprattutto, rischiano di incoraggiare forme di sfiducia verso l’intero sistema scolastico pubblico. Ecco perché non siamo mai stati convinti delle graduatorie “di merito”, sia degli istituti scolastici che degli atenei. Certo, le graduatorie sanno attrarre qualche articolo di giornale e la curiosità delle famiglie, ma proprio per questo sono pericolose“, esordisce il sindacato guidato da Francesco Sinopoli.
“Riteniamo lo strumento di Eduscopio pericoloso, perché sostiene una politica scolastica asservita al mercato e del tutto allineata con i modelli di school choice presenti, con evidenti disastri pedagogici, in altri Paesi. La FLC CGIL contesta sia la possibilità di determinare i percorsi scolastici degli alunni attraverso una visione classista delle istituzioni scolastiche, secondo la quale alcune sono indicate per la prosecuzione degli studi universitari ed altre invece per l’orientamento al mondo del lavoro, sia la rappresentazione gerarchizzata delle scuole. La riduzione delle pratiche scolastiche e dell’enorme lavoro svolto dal personale scolastico in un momento delicato della crescita delle alunne e degli alunni a graduatorie e numeri è svilente e surrettiziamente funzionale a piegare la pedagogia e la didattica ai bisogni del mercato: noi contrastiamo questa logica di “capitale umano” che riduce gli spazi democratici di scelta e propone disastrosi modelli preconfezionati“, prosegue il sindacato.
E ancora: “Inoltre contestiamo l’idea di poter avanzare in questo modo una valutazione delle scuole e degli insegnanti: è ora di archiviare la fallimentare tirannia di numeri ed algoritmi con i quali si vuole far passare strumentalmente l’idea di insegnanti poco preparati e scuole inadeguate”.
“Riteniamo che si debba invece aprire una stagione di riflessione più ampia per rilanciare e rivalutare il ruolo sociale della scuola e del personale scolastico, attraverso investimenti di risorse e avanzamenti sul piano delle politiche scolastiche“, conclude la Flc Cgil.