La diminuzione dell’udito a volte è la vera causa di difficoltà di apprendimento a scuola

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Il bambino che si distrae facilmente, con apparentemente difficoltà di apprendimento, poca partecipazione e qualche voto basso potrebbe nascondere un problema che va al di là dello scarso interesse per le lezioni.

In alcuni casi, infatti, potrebbe esserci un deficit uditivo, che maschera la vera realtà del problema. È stato uno degli argomenti affrontati nel corso della lunga maratona di esperti, associazioni, aziende, istituzioni, specialisti in occasione della Decima edizione del Word Hearing Day, che si è celebrata questa settimana.

“In certi casi la difficoltà di fare un corretto screening nei bambini è evidente – afferma Carlo Martinelli, General Manager e Amministratore Delegato Cochlear – comprendere se un alunno ha difficoltà uditive non è così immediato anche perché spesso di pensa subito a cause diverse non patologiche ma legate alla poca voglia di studiare. In realtà il problema può essere differente ma soprattutto è possibile affrontarlo efficacemente e superarlo con la corretta diagnosi e il ricorso, quando necessario, all’impianto cocleare”.

Si tratta di dispositivi, che bypassano la parte danneggiata dell’orecchio e stimolano direttamente il nervo acustico, migliorando la chiarezza dei suoni e la capacità di comprendere il linguaggio, fondamentale in ogni occasione e soprattutto tra i banchi di scuola.

“Mentre la diagnosi neonatale è più diffusa e scopre più facilmente determinate problematiche, con i bambini più grandi e poi con gli adulti è molto più complicato, perché ci sono sia fattori confondenti sia poca conoscenza delle possibilità a disposizione – prosegue Martinelli – eppure la soluzione è a portata di mano, grazie alla tecnologia degli impianti cocleari”.

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