La Didattica Digitale Integrata: quante ore, strumenti di verifica, come si valuta [LE FAQ]
di Federico Viviani Scuola Bene Comune – La didattica digitale integrata: potrà essere utilizzata in modo complementare e integrato nella scuola secondaria di secondo grado. Solo in caso di una nuova sospensione delle attività in presenza, dovuta a motivi emergenziali, si renderà necessario il ricorso alla Didattica digitale integrata per tutti gli altri gradi di scuola. Le FAQ
1. Qual è il quadro normativo di riferimento?
1. Decreto Ministero dell’Istruzione 07 agosto 2020, n. 89 di cui le linee guida costituiscono l’Allegato A
2. Art. 1, co. 2, lettera p) D.L. 25 marzo 2020, n. 19
3. Nota Dipartimentale 17 marzo 2020, n. 388
4. D.L. 8 aprile 2020, n. 22, convertito, con modificazioni, nella L. 6 giugno 2020, n. 41 con particolare riferimento all’art. 2, co. 2 e 3-ter
5. D.L. 19 maggio 2020, n. 34
6. Art. 31, co. 3 dell’Ordinanza del Ministero dell’Istruzione 16 maggio 2020, n. 10
7. Decreto Ministero dell’Istruzione 26 giugno 2020, n. 39
2. Che cos’è la Didattica Digitale Integrata?
È una metodologia innovativa di insegnamento-apprendimento complementare a quella tradizionale della scuola in presenza.
3. Come deve essere progettata la DDI?
La DDI deve essere progettata tenendo conto del contesto assicurando l’inclusività e la sostenibilità delle attività proposte evitando che queste siano una mera trasposizione di quanto viene fatto in presenza.
4. Chi dovrà attivare la Didattica Digitale Integrata?
La Didattica Digitale Integrata è attivata principalmente nelle scuole secondarie di secondo grado (ossia le “Superiori”) e, soltanto in caso di nuovo lockdown anche in tutti gli altri ordini scolastici (Infanzia, Primaria, Scuola Secondaria di Primo Grado = le “Medie”).
5. Quale orario si dovrà attuare con la Didattica Digitale Integrata?
Ci possono essere due casi:
a. DID complementare ad attività in presenza: gli studenti che seguono l’attività a distanza rispettano lo stesso orario di lavoro della classe in presenza tranne nel caso in cui la metodologia in uso (esempi: Role-playing o studio di caso) non richieda una diversa scansione temporale tra studenti in DID e in presenza.
b. DID esclusiva in caso di lockdown si prevederà un orario minimo differenziato per ordine di scuola fermo restando l’orario settimanale dei docenti stabilito dal CCNL. In questo caso il DS, sulla base dei criteri stabiliti dal Collegio Docenti, predispone un orario per ciascun docente indicando quante ore deve dedicare alla DDI in modo che venga assicurato l’insegnamento di tutte le discipline previste dal curricolo.
6. Quali sono le metodologie e gli strumenti di verifica durante la DDI?
Le metodologie più adatte indicate dal Ministero, sono, a titolo di esempio, le seguenti: flipped classroom, debate, apprendimento cooperativo, della didattica breve. Ovviamente, bisogna tener conto dell’ordine di scuola a cui si fa riferimento.
Gli strumenti di verifica più adatti alle metodologie adottate devono essere individuati dai consigli di classe. I materiali così prodotti, normalmente non cartacei, dovranno essere “depositati” in un “magazzino virtuale” dedicato allo scopo dall’Istituzione scolastica.
7. Come si valuta durante la DDI?
A normativa vigente il compito della valutazione – secondo la scala docimologica – è assegnato al docente che lo fa sulla base dei criteri individuati dal Collegio Docenti. La valutazione deve essere: costante, trasparente e tempestiva.
Bisogna, innanzitutto, attuare una valutazione formativa (che considera: disponibilità a cooperare – lavorare in gruppo – e ad apprendere, il livello di responsabilità personale e, quindi, di autonomia operativa, la capacità di autovalutazione) per giungere ad una valutazione complessiva che sia la più oggettiva possibile in quanto basata su un numero sufficiente di elementi.
8. Come ci si comporta con gli alunni con BES?
Per gli alunni con BES bisogna sempre fare riferimento al PDP che dovrà essere aggiornato nel caso in cui lo studente partecipi alla DDI mediante utilizzo di strumenti informatici realmente efficaci per lui dopo attenta valutazione fatta congiuntamente alla famiglia.
9. Come ci si comporta con gli alunni “ospedalizzati”?
Il DS collabora con i diversi attori coinvolti al fine di individuare gli strumenti più adatti per attivare una DDI realmente proficua.
10. Quali regole seguire in tema di privacy, sicurezza e rapporti scuola-famiglia?
In tema di privacy non ci sono direttive specifiche da parte del Ministero dell’Istruzione a tutt’oggi.
Per quanto riguarda la sicurezza nel caso in cui la DDI sia attuata dal domicilio dei docenti, il DS deve trasmettere a docenti e RLS ( = Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza) una nota informativa, redatta in collaborazione con il RSPP ( = Responsabile del Servizio di Prevenzione e di Protezione), che indichi i comportamenti da tenere per ridurre al minimo i rischi derivanti da una prestazione effettuata al di fuori delle “mura scolastiche”.
Relativamente ai rapporti scuola-famiglia, questi devono essere garantiti individuando i canali di comunicazione con cui dovranno tenersi al fine di tenere adeguatamente informate le famiglie su come viene attuata la DDI e i risultati ottenuti dallo studente.
11. La formazione del personale docente e del personale assistente tecnico
Per il personale docente è opportuno venga formato sulla base delle seguenti priorità:
• Informatica;
• Metodologie innovative di insegnamento e loro ricaduta sui processi di apprendimento;
• Modelli inclusivi per la DDI e per la didattica interdisciplinare;
• Gestione della classe e dimensione emotiva degli studenti;
• Privacy, salute e sicurezza nella DDI;
• Formazione specifica su misure e comportamenti da tenere per garantire la tutela della salute personale e collettiva nel corso dell’emergenza sanitaria.
Per il personale assistente tecnico la formazione deve essere finalizzata ad ottimizzare l’acquisizione o il consolidamento delle competenze necessarie a predisporre gli ambienti e gli strumenti informatici utilizzati dagli studenti consentendone un uso semplice ed efficace.