La didattica della curiosità: dallo shopping online al karaoke in inglese, dalle questioni climatiche alla guerra. INTERVISTA alla dirigente Anna Viarengo

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S ( ci) enza paura: E se un virus fosse come noi?, Quando la biologia da i numeri, Il fenomeno dello shopping on line, Karaoke in Inglese, Clima e il bilancio energetico della terra, la questione israelo-palestinese: sono solo alcuni dei temi che i ragazzi di un Liceo Scientifico di Alba affronteranno per tutta la settimana a partire dal prossimo lunedì.

La scuola come dovrebbe essere, curiosità, tematiche e lezioni innovative scelte direttamente dagli studenti, in base ai loro interessi personali. Ne parliamo con la Dirigente Scolastica del Liceo Scientifico Leonardo Cocito di Alba, in provincia di Cuneo, Anna Viarengo.

Preside, come e quando nasce il vostro progetto?

Il Progetto “Settimana Recuperi e Approfondimenti” che è appunto un progetto di didattica innovativa, che ripetiamo per il secondo anno, nasce a fine agosto del 2022 quando a scuola si studia tutta la progettualità per l’anno scolastico che sta per cominciare. E’ un progetto fortemente voluto dai professori: Sara Trucco, docente di Matematica e Fisica nonché Coordinatrice del Progetto, Katia Torre e Davide Saglietti, docenti di informatica, con il supporto dell’Animatrice digitale Daniela Genta, docente di Matematica.

Il progetto si avvale di una piattaforma on-line, dove i ragazzi si iscrivono tramite link e scelgono i corsi da seguire in base ai loro interessi. Voglio sottolineare anche come il progetto di didattica innovativa nasce perché durante la settimana di recupero si è avvertita la necessità di impegnare e, in qualche misura, premiare quelli più meritevoli che non avevano materie da recuperare.

Partiamo lunedì 15 gennaio dalle 8 alle 14 e andremo avanti fino a venerdì. Parteciperanno tutte le classi tranne le quinte e gli studenti saranno divisi in base alla sfera di interesse, pertanto sarà un momento di socialità interdisciplinare tra ragazzi di classi diverse, riuniti da passioni comuni. Cambieremo completamente gli orari di lezione dando la possibilità agli studenti insufficienti in alcune discipline di dedicarsi al recupero in piccoli gruppi ma nello stesso tempo permettendo a coloro che non hanno insufficienze di iscriversi ad una serie di approfondimenti preparati dai diversi docenti che spazieranno nei vari ambiti.

Per dirla in poche parole ci sarà tempo per chi deve recuperare i propri debiti nelle diverse discipline e per gli altri sarà una scuola diversa, direi quasi rivoluzionaria con protagonisti i ragazzi ed i loro molteplici interessi.

Esattamente, le cito qualche titolo di corso: S( ci)enza paura; E se un virus fosse come noi?; Quando la biologia da’ i numeri; Il fenomeno dello shopping on line: Karaoke in Inglese: Clima e il bilancio energetico della terra; La questione israelo-palestinese; Sono corsi divisi tra biennio e triennio con moltissime attività di laboratorio . Ma anche tante conferenze e tanta musica. La nostra scuola conta 720 studenti e ognuno di essi sceglie liberamente a cosa partecipare, in genere a seconda delle loro attitudini personali.

Che interesse avete riscontrato l’anno scorso tra gli studenti?

A fine corso, lo scorso anno abbiamo fatto girare tra i ragazzi un questionario di gradimento, da cui è risultato che il 90 per cento ha apprezzato moltissimo la settimana di didattica innovativa. In assoluto sono piaciuti maggiormente i laboratori di Scienze e il Karaoke in Inglese che, me lo lasci dire, ha aggiunto alla scuola un po’ di sano divertimento.

A proposito di divertimento e interesse, cosa a suo avviso andrebbe fatto oggi per svecchiare la scuola italiana?

Vede, bisognerebbe sicuramente trovare un modo per intercettare le esigenze dei ragazzi che vivono la scuola in un modo troppo coercitivo, soprattutto in quarta e quinta superiore. Partono bene ma a man mano che crescono vivono con sofferenza la scuola. Escono da qui molto preparati ma provati dal punto di vista motivazionale. Bisognerebbe trovare un modo per intercettare le loro esigenze e farli davvero innamorare e appassionare a qualcosa, già tra i banchi di scuola. In fondo questa è la nostra missione.

Secondo lei, gli studenti stanno ancora scontando la difficile pandemia che abbiamo affrontato durante il Covid?

Purtoppo sì, abbiamo casi di disagio e di fragilità di vario tipo. Spesso gli studenti piangono di fronte all’insuccesso o di fronte alla minima difficoltà. Nei nostri tavoli di lavoro di fine estate abbiamo anche puntato molto al Tavolo del benessere prevedendo l’inserimento della figura di un esperto, uno psicologo esterno alla scuola, che supporti i ragazzi soprattutto nel biennio. Lo scorso anno abbiamo avuto dei fondi, quest’anno no ma abbiamo deciso di puntare lo stesso sulla figura dello psicologo che dovrebbe, assieme all’educatore, essere sempre presente all’interno della scuola. Perchè il docente non ha le competenze per poter affrontare tutto e spesso vive situazioni troppo complesse all’interno di una classe per pensare di procedere serenamente con l’insegnamento. E poi investire nella figura dello psicologo a scuola significa anche intervenire nelle relazioni tra compagni, che spesso sfociano in tensioni troppo difficili da gestire per un docente.

Quale è allora l’approccio più giusto che un insegnante dovrebbe avere nei confronti dello studente?

Credo che sia necessario lavorare tanto per migliorare l’empatia tra docenti e studenti. Un insegnante dovrebbe essere selezionato non solo per le sue competenze professionali ma anche in base alle sue caratteristiche personali. Quello del professore è un mestiere tanto meraviglioso quanto difficile perché il buon insegnamento della materia passa, per forza, attraverso la capacità di comunicazione e di relazione.

Che cos’è il corso di Karaoke in Inglese, quanto la musica è importante a scuola?

La musica è relax, divertimento, ossigeno per lo stress, i nostri insegnanti di inglese sono molto coinvolgenti: scelgono canzoni contemporanee che i ragazzi conoscono benissimo e danno vita a un karaoke molto divertente. Lo studio dell’Inglese per noi è fondamentale: gli studenti partecipano al progetto Erasmus, a corsi extracurriculari con insegnanti madrelingua e in molti di essi conseguono le Certificazioni Cambridge: First e Advanced.

Mi lasci concludere con una frase di uno studente che ha partecipato l’anno scorso alla settimana di didattica innovativa: “ Questa settimana che abbiamo appena vissuto è esattamente la scuola che dovrebbe essere: quella che ci dà respiro, che pensa alle nostre esigenze, che riflette in nostri interessi”.

E, aggiungo, c’è il bisogno assoluto di modificare qualcosa nella scuola. Che, così come è sta diventando noiosa e, soprattutto, sta facendo disinnamorare i nostri ragazzi.

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