La crisi dell’ortografia, in Francia più del 20% non sa scrivere “immediatamente”. Negli ultimi 25 anni salita la percentuale di chi fa errori nel dettato
Che i giovani d’oggi scrivano peggio delle generazioni precedenti è un ritornello che si sente spesso. Ma in Francia, un recente studio del Ministero dell’Istruzione sembra confermare questa preoccupazione, evidenziando un declino preoccupante dell’ortografia tra gli studenti delle elementari.
Come segnala Le Figaro, l’indagine, condotta su un arco di 34 anni, ha analizzato i dettati degli alunni di quinta elementare, rivelando un raddoppio degli errori ortografici. Nel 1987, solo il 7% degli studenti commetteva 25 o più errori in un dettato. Nel 2021, questa percentuale è salita al 28%, un dato che fa riflettere.
Mentre parole comuni come “sera”, “casa”, “cane”, “papà” e “mamma” sembrano resistere all’erosione ortografica, sono soprattutto gli avverbi e le congiunzioni a mettere in difficoltà gli studenti. Un esempio emblematico è l’avverbio “immediatamente”, che nel 1987 veniva scritto correttamente dall’80% degli alunni, mentre oggi solo un bambino su due riesce a farlo senza errori.
Anche avverbi come “forse” e “certamente” mostrano un tasso di errore elevato, indicando una difficoltà diffusa nell’applicazione delle regole grammaticali.
L’aspetto più preoccupante è che il livello di ortografia sembra essere strettamente correlato all’origine sociale degli studenti. L’indagine evidenzia come gli alunni provenienti da contesti socio-economici svantaggiati commettano un numero significativamente maggiore di errori rispetto ai loro coetanei provenienti da famiglie più agiate.