La conferma del docente di sostegno passa per il volere delle famiglie, Anief conferma la sua contrarietà: “per garantire merito e continuità didattica si deve stabilizzare il 50% degli organici affidati a supplenze”

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Il decreto legge approvato ieri dal Governo vorrebbe garantire la continuità dei docenti a tempo determinato su posto di sostegno: per farlo viene introdotta la possibilità, su richiesta della famiglia dell’alunno con disabilità, di ottenere la conferma del docente in servizio nel precedente anno scolastico, sempre previa valutazione da parte del dirigente scolastico e nell’interesse del discente.

Una disposizione disposta con priorità per i docenti in possesso dello specifico titolo di specializzazione per l’insegnamento agli alunni con disabilità.

Anief ribadisce il suo dissenso verso questa previsione. “In attesa di prendere visione del testo approvato dal Governo – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – non possiamo che ribadire la nostra posizione: fare scegliere alle famiglie se un docente deve o non dove essere confermato non farà altro che precarizzare la categoria. In questo modo la continuità didattica si continuerà a conquistare solo a parole. E il rischio di violare il merito? Continuiamo a sostenere la trasformazione di decine e decine di migliaia di posti in deroga in cattedre in organico di diritto; questo – conclude Pacifico – dovrebbe essere il preludio all’immissione in ruolo su tutti i posti liberi, non sul 10-20% come avviene da tempo”.

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