La condivisione, la famiglia, i docenti e i terapisti: come disciplinare l’accesso a scuola

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L’inclusione, così come sancito dal Dlgs. 66/2017, si realizza attraverso strategie educative e didattiche finalizzate allo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e costituisce un impegno fondamentale di tutte le componenti della comunità scolastica le quali, nell’ambito degli specifici ruoli e responsabilità, concorrono ad assicurare il successo formativo degli alunni e delle alunne.

L’Istituto Comprensivo “Via Poseidone” di Roma, per queste ragioni e con queste premesse, consente, pertanto, gli accessi dei terapisti (pubblici e privati) per osservazioni e supporto agli alunni e alle alunne presenti nella scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado dell’Istituto al fine di:

  • promuovere l’apprendimento e la partecipazione nella scuola in un’ottica inclusiva;
  • dare continuità alla diagnosi e alla presa in carico attraverso la messa in rete delle figure professionali di riferimento del bambino e della sua famiglia;

Che tipo di accesso viene garantito al terapista e come lo si può garantire

L’accesso in classe di un professionista specializzato – si legge nel brillante “Regolamento accesso terapisti per alunni” dell’Istituto Comprensivo Statale “via Poseidone” di Roma, diretto con spiccate qualità dal Dirigente Scolastico Prof.ssa Annalisa Laudando – avverrà previa progettazione condivisa e concordata con la famiglia dell’alunno, la condivisione con il Team/Consiglio di classe e l’approvazione da parte della Dirigente Scolastica. Le attività di osservazione dovranno avvenire nelle modalità più discrete possibili, al fine di non interferire nella attività della classe di appartenenza del bambino/a e rispettando la privacy degli alunni e delle alunne presenti in classe. L’esigenza di formalizzare le seguenti procedure nasce dalla necessità di contemperare il diritto all’Inclusione degli alunni e delle alunne con difficoltà e/o disabilità con la normativa sulla privacy, sul rispetto del segreto in Atti d’Ufficio, sulle norme di sicurezza relative all’accesso di personale esterno alla scuola.

Accesso terapisti per interventi di osservazione o di supporto all’alunno

Queste le azioni da mettere in atto necessarie per permettere l’accesso dei terapisti. Presentazione da parte dei genitori/esercenti la responsabilità genitoriale presentata alla Scuola tramite l’Ufficio della Segreteria didattica (si allega il modello A predisposto dall’Istituto Comprensivo Statale “via Poseidone” di Roma che si allega come eccellente esempio di “Buona pratica”). La trasmissione dell’allegato alla richiesta del Progetto di osservazione del terapista (su carta intestata della struttura o del/della professionista) dovrà contenere le seguenti informazioni:

  • Motivazione dettagliata dell’osservazione;
  • Durata del percorso (data di inizio e di fine);
  • Giorni e orario di accesso;
  • Finalità, obiettivi e modalità dell’osservazione;
  • Garanzia di flessibilità organizzativa.

Che tipologia di progetto

Il progetto dovrà essere sottoscritto anche dai genitori dell’alunno o dagli esercenti la responsabilità genitoriale. Alla domanda dovrà essere allegato documento di identità in corso di validità dello specialista che effettuerà l’osservazione. Il Dirigente scolastico, dopo avere valutato, assieme alla coordinatrice di classe, all’insegnante di sostegno e alla Funzione strumentale per l’inclusione, l’istanza presentata ed il Progetto di osservazione del/della terapista, risponde con atto di accoglimento oppure di diniego, in quest’ultimo caso fornendone le motivazioni. La pianificazione dell’intervento di osservazione – si legge nel brillante “Regolamento accesso terapisti per alunni” dell’Istituto Comprensivo Statale “via Poseidone” di Roma, diretto con competenza dal Dirigente Scolastico Prof.ssa Annalisa Laudando – viene definita e condivisa con tutti i docenti del Team/Consiglio di classe: durata del percorso, finalità, obiettivi e modalità.

I compiti del Dirigente scolastico

Il Dirigente scolastico acquisirà – si legge nel brillante “Regolamento accesso terapisti per alunni” dell’Istituto Comprensivo Statale “via Poseidone” di Roma – il consenso scritto all’accesso sia da parte degli insegnanti coinvolti al momento dell’osservazione e informerà dell’accesso dello/a specialista esterno/a i genitori degli alunni e delle alunne della classe/sezione (modello B predisposto dall’Istituto Comprensivo Statale “via Poseidone” di Roma che si allega, anche questo, come esempio di “Buona pratica”). Il DS deve esprimere l’autorizzazione all’accesso in forma scritta, che deve essere comunicato, tramite l’Ufficio di segreteria didattica, prima della data di accesso.

Cosa deve fare il terapista

Prima dell’accesso, ila terapista è tenuto a recarsi presso la segreteria del personale per la firma dell’autodichiarazione rispetto al certificato del Casellario giudiziale e per la dichiarazione di rispetto della normativa sulla privacy in riferimento a tutte le informazioni di cui verrà in possesso relative agli alunni della classe/scuola, ai docenti, al personale della scuola e all’organizzazione del sistema scolastico del. La mancanza di una di queste condizioni impedirà l’accesso benché autorizzato. Il terapista – si legge nel brillante “Regolamento accesso terapisti per alunni” dell’Istituto Comprensivo Statale “via Poseidone” di Roma – si impegna a consegnare e condividere in una riunione con i docenti coinvolti e la famiglia, al termine degli interventi o periodicamente, un report dell’osservazione effettuata e/o del supporto/intervento, che verrà inserito nel Fascicolo Personale dell’alunno. Tale report deve essere presentato e discusso anche nelle successive riunioni di GLO per favorire il miglioramento dei processi educativi e offrire, a ciascuno, le migliori condizioni per il successo formativo.

Modello A TERAPISTA

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