La Cassazione sulla Carta del docente ha aperto le porte a 150.000 precari, per Anief allo Stato costerà caro avere sbagliato la legge e non avere ancora rimediato

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Dopo la decisione della Cassazione di estenderne la Carta del docenti anche ai supplenti con scadenza del contratto al 30 giugno, secondo il sindacato Anief sono non meno di 150 mila i potenziali supplenti o ex precari pronti a fare altrettanto. “Allo Stato alla lunga costerà caro, considerando le spese dei processi persi quasi sempre a totale carico dell’amministrazione pubblica perdente, non aver messo una ‘toppa’ alla Legge 107/15 che ha introdotto il bonus annuale da 500 euro limitandolo solo ai docenti di ruolo”, ha commentato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.

Presentare il ricorso gratuito con il nostro giovane sindacato risulta ad oggi l’unica vera risposta per combattere questa ingiustizia – continua Pacifico – e siamo sempre più convinti, lo dicono anche i fatti, che il Governo ha fatto male il Governo a limitare, con la Legge 103 del 10 agosto 2023, l’estensione del bonus docente ai supplenti annuali con scadenza contrattuale 31 agosto. La tendenza dei giudici è infatti ormai sempre più spesso quella di estendere il bonus da 500 euro annui a chi ha svolto almeno 150 giorni di supplenza in un anno scolastico”.

L’organizzazione sindacale Aneif ricorda anche che le posizioni favorevoli espresse nel 2022 dal Consiglio di Stato, con la sentenza n.1842/2022 e dalla Corte di giustizia europea, con un’Ordinanza esemplare, spiegando quanto fosse sbagliato evitare la totale equiparazione del lavoro svolto dal personale docente supplente rispetto a quello immesso in ruolo, pesano come macigni sulle risposte dei nostri tribunali ai tanti ricorsi Anief che si stanno producendo.

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