La borraccia giusta per i tuoi figli a scuola: ecco come sceglierla. Il test

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Il ritorno a scuola vede tra i banchi, oltre a libri e quaderni, un oggetto ormai irrinunciabile: la borraccia. Un accessorio che negli ultimi anni ha conquistato un posto d’onore negli zaini di grandi e piccini, grazie alla crescente attenzione per l’ambiente e alla praticità di avere sempre con sé una scorta d’acqua.

Ma attenzione: non tutte le borracce sono uguali. Lo dimostra un’indagine condotta dalla rivista Il Salvagente, che ha messo a confronto otto modelli per bambini, analizzandone la composizione, la resistenza, la tenuta e l’eventuale rilascio di sostanze chimiche indesiderate.

I risultati del test hanno evidenziato come, a fronte di un’offerta sempre più ampia e variegata, non sempre le promesse dei produttori corrispondano alla realtà. Se da un lato tutte le borracce analizzate sono risultate prive di sostanze potenzialmente dannose come il Bisfenolo A e i metalli pesanti, dall’altro sono emerse differenze significative in termini di resistenza agli urti, tenuta del tappo e alterazione del sapore dell’acqua.

Due modelli, in particolare, sono risultati inutilizzabili dopo essere stati sottoposti a una caduta da un’altezza di 80 cm, mentre in cinque casi l’acqua contenuta nella borraccia ha subito un’alterazione del sapore, risultando leggermente amara o con un retrogusto di plastica.

Tra i prodotti promossi a pieni voti dal test, spicca una borraccia in alluminio, apprezzata per la sua robustezza, la facilità di utilizzo e l’assenza di alterazioni organolettiche dell’acqua.

Un risultato che conferma l’importanza di scegliere con attenzione la borraccia per i propri figli, privilegiando prodotti di qualità, realizzati con materiali sicuri e resistenti, e leggendo attentamente le etichette per verificare la presenza di eventuali certificazioni.

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