Ius Scholae, Valditara: “Per cittadinanza conta la condivisione di valori. Guardate bene cosa è stato fatto in Francia e Germania”

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Nel contesto del dibattito sullo Ius Scholae, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha offerto una prospettiva che va oltre il semplice conteggio degli anni di residenza o di istruzione.

Durante un punto stampa al Meeting di Rimini, Valditara ha sottolineato che la concessione della cittadinanza dovrebbe basarsi su criteri più profondi e significativi: “Non è tanto il numero di anni, piuttosto il percorso scolastico seguito, quanto la condivisione di valori, la conoscenza della lingua e la condivisione di un progetto di futuro che deve essere in qualche modo accertato”.

Tale  visione si inserisce in un contesto europeo più ampio, dove recenti riforme in Francia e Germania hanno messo in luce l’importanza dell’integrazione culturale e linguistica. Valditara ha citato le leggi promosse da Emmanuel Macron in Francia e dai socialdemocratici in Germania come esempi di come la cittadinanza possa essere legata a un profondo processo di integrazione. In Francia, la legge voluta da Macron, nonostante le sue posizioni politiche centriste, enfatizza la necessità di condividere i valori fondamentali della nazione. In Germania, la conoscenza approfondita della lingua, della Costituzione, del diritto e della storia tedesca sono diventati requisiti essenziali per ottenere la cittadinanza.

Le riforme, secondo Valditara, offrono lezioni preziose per l’Italia. “Dobbiamo fare una riflessione importante, complessiva a 360 gradi“, ha affermato, suggerendo che l’Italia potrebbe trarre beneficio da un approccio simile, che valorizzi la capacità di integrarsi e di condividere i valori di riferimento della nazione.

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