Ius Scholae, Sasso: “Sicuri sia la priorità del Paese? Il diritto all’istruzione è già garantito”

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“Con gli Italiani costretti a subire l’aumento di benzina, bollette e inflazione galoppante e’ assurdo vedere un Parlamento impantanato e spaccato su questioni che sarebbe azzardato definire prioritarie. Mi riferisco al cosiddetto ius scholae, nuovo feticcio di una sinistra che evidentemente ha pochi scrupoli quando si tratta di produrre fibrillazioni all’interno della maggioranza di Governo”.

Cosi’ il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso.

Un Esecutivo, è bene ricordarlo, di unità nazionale, nato per fronteggiare l’emergenza pandemica e con un programma dal quale, per ovvi motivi, erano state stralciate tutte le questioni ideologiche e potenzialmente divisive. E invece PD e M5S se ne infischiano e suonano la carica con ius soli e Ddl Zan. Pazienza se un autotrasportatore non riesce piu’ a fare il pieno di gasolio o se fare la spesa costa il doppio. Secondo qualcuno, la priorità è lo ius scholae. Per fare cosa? Per permettere a un minore straniero di andare a scuola? Il diritto all’istruzione è già garantito a tutti i bambini che risiedono nel nostro Paese, indipendentemente dalla nazionalità. Per dare libero accesso alle cure? Il nostro sistema sanitario nazionale già lo garantisce“, prosegue il sottosegretario.

Il sospetto – continua – è che si voglia battere la strada dello ius scholae, usando i bambini come grimaldello, per un’estensione generalizzata della cittadinanza italiana a chiunque si trovi nel nostro territorio. Cosa succederebbe, infatti, se non venisse rinnovato il permesso di soggiorno al genitore di un minore divenuto cittadino italiano? Prevarrebbe, logicamente, la tutela del bambino e dunque il diritto al ricongiungimento familiare, che di fatto si trasformerebbe in una sorta di sanatoria universale”.

C’è qualcuno che realmente ritiene che per i cittadini italiani siano queste le priorita’ del momento? Fermatevi e lavoriamo per il nostro Popolo“, conclude Sasso.

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