ITP in seconda fascia: Non tutti! Lettera

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Inviata da Giovanni Difilippo – Gent.issima Redazione Orizzonte Scuola,
Questa lettera per conoscenza, perché tutti hanno il diritto di sapere cosa sta realmente succedendo in questo periodo.

Finalmente nel mondo della scuola molti insegnati tecnico pratici, diplomati ITP sono riusciti, a far valere i propri diritti e quindi ad essere riconosciuti abilitati ed essere inseriti nella II fascia delle G.I. così da poter essere agevolati nel futuro loro inserimento.

Ovviamente, come spesso accade in questo paese, la legge e la tutela sono completamente assenti. Mi faccio portavoce anche di altri ragazzi che come me speravano e sperano tutt’ora di diventare ITP, ma per colpa del sistema contraddicente innescato nel mondo scolastico mettiamo le nostre aspirazione, il nostro futuro ed il nostro voler essere nelle mani di avvocati, e non attraverso ricorsi ordinari proposti da vari sindacati, ma attraverso un ricorso per ITP di Nuovo Ordinamento. Tutto questo perché qualche anno fa, il precedente ministro Gelmini, cambiava gli Istituiti Tecnici e Professionali. Il termine “cambiava” è molto pesante in quanto il solo cambiamento è quello della denominazione del titolo e forse, qualche altra piccola variazione logistica; e quindi il titolo come affermato da alcuni documenti anche a carattere giuridico è equipollente a quello di vecchio ordianmento, se non forse migliorato e più all’avanguardia. Ma per il MIUR forse no! o forse… chissà! in quanto decreti o altri documenti equivalenti che regolamentano questa vicenda sono assenti, se non una prima circolare del MIUR scaturita dalla sentenza 9234/2017 del Tar, dove si evince che tutti i titoli contenuti nell’allegato C del D.M. n. 39/1998 devono essere considerati abilitati.

I titoli DM 39/1998 risultano essere rilasciati fino all’anno 2014; ed ora quindi mi chiedo: è pur vero che è cambiato ordinamento, ma perché mai noi del DD.PP.RR marzo 2010 non dovremmo essere considerati abilitati, e quelli della classe accanto si, visto che nonostante la riforma abbiamo affrontato un percorso omologo e abbiamo affrontato lo stesso esame di stato e quindi abbiamo anche noi, analogamente alla tabella B (DD.PP.RR 15/03/2010), i “Requisiti di accesso alle classi di abilitazione” identici a quelle dell’allegato C del 98?

Importante dire anche che noi ci siamo trovati nel nuovo ordinamento da un giorno all’altro. Le scuole non era né informate né preparate. Il DD.PP.RR del 15 marzo 2010 è appunto stato firmato in tale data (e registrato alla corte dei conti l’1 giugno 2010), ma le iscrizioni alle superiori vengono effettuate verso GENNAIO / FEBBRAIO, quindi coloro che si sono iscritti nel 2010/2011, ma anche dopo (e che quindi si sono diplomati nel 2015/2016) hanno fatto l’iscrizione e visitato le scuole, magari anche frequentate per qualche anno, con il vecchio ordinamento, ma poi magicamente ritrovati con il nuovo ordinamento. Oltre a questo i primi due anni in tutti gli istituti tecnici e professionali sono molto simili proprio per garantire al terzo anno una migrazione verso l’indirizzo di maggiore preferenza (anche tra istituti diversi). Quindi il nuovo ordinamento è iniziato, per alcune scuole, nel 2010, ma per ben due anni non si avevano notizie certe sulle reali specializzazioni attivabili in tutte le ex scuole tecniche (infatti per molte materie ci siamo arrangiati su molti libri anche molto vecchi perché gli editori scolastici non erano preparati a questa disorganizzazione cronica scolastica). Addirittura ho amici di altre scuole che hanno il diploma compilato con un titolo di fantasia visto che la circolare con le istruzioni su come compilare nel modo giusto i titoli del nuovo ordinamento è uscita nel 2016 ! La follia. Quindi siamo sempre stati trattati come l’ultima ruota del carro e nonostante ciò e nonostante essere usciti da poco da scuola il nostro titolo rischia di non essere riconosciuto in favore di chi invece si è diplomato anche nel 1950 dove ha seguito corsi e approcci alla materia completamente differenti rispetto a come è ora l’istituto tecnico o professionale e per quanto si è evoluta la tecnica.. Siamo nel 2017, nel periodo dell’industrializzazione moderna, l’era dell’industry 4.0 ed il Miur forse esclude aspiranti ITP nati, vissuti e che hanno studiato in quest’era così tecnologica. Oggi sentiamo parlare di nuovi indirizzi per i tecnici diplomati nei professionali: Meccatronica, Manutenzione e Assistenza Tecnica, chi meglio di un ITP che ha toccato con mano e studiato da poco questa realtà così complessa ma alla base della vita lavorativa moderna?

Un piccolo spiraglio positivo c’è stato dato da un’ultima comunicazione MIUR di seguito riportata, in cui non si fa più riferimento all’allegato C del D.M. n.39/1998, ma semplicemente alla tabella B: un binomio tra allegato C e tabella B (DD.PP.RR 15/03/2010), ma chissà poi come si evolverà la questione, ma nel frattempo il nostro avvocato sta lavorando per rivendicare nostri diritti ed i nostri pensieri.

Graduatorie d’istituto del personale docente – inserimento in seconda fascia con riserva dei diplomati di tabella B

Si comunica che, facendo seguito alla sentenza del TAR Lazio N. 07056/2016 REG.RIC. del 28/02/2017, la funzione di Acquisizione-aggiornamento posizione è stata aggiornata per consentire l’inserimento con riserva in seconda fascia dei diplomati di tabella B che abbiano in corso un contenzioso per il riconoscimento dello status di abilitati.”

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