In Italia i neolaureati guadagnano in media 10.000 euro in meno rispetto a francesi, tedeschi e inglesi
GB – Secondo l’Osservatorio Mercer 2013 sul costo del lavoro, i neolaureati assuntii in Italia ricevono una retribuzione annua lorda di 25mila euro, circa 10.000 euro in meno di un laureato in Francia e in Germania.
La ricerca è stata svolta su un campione di 340 aziende italiane con fatturato medio sopra ai 128 milioni di euro e organico di circa 260 dipendenti.
GB – Secondo l’Osservatorio Mercer 2013 sul costo del lavoro, i neolaureati assuntii in Italia ricevono una retribuzione annua lorda di 25mila euro, circa 10.000 euro in meno di un laureato in Francia e in Germania.
La ricerca è stata svolta su un campione di 340 aziende italiane con fatturato medio sopra ai 128 milioni di euro e organico di circa 260 dipendenti.
Tra i dati negativi della ricerca, figurano le differenze tra l’Italia e l’Inghilterra, ad esempio, tra i benefit e gli scatti di carriera, nonché la maggiore attenzione verso le competenze specifiche e gli anni di esperienza.
La ricerca propone di fermare i talenti in fuga, inserendoli in schemi di formazione internazionale."I neolaureati italiani costano poco rispetto a francesi, tedeschi e inglesi – spiega Elena Oriani, direttrice di Mercer Italia -. Questa è un’opportunità per le multinazionali del nostro paese, che potrebbero reclutare giovani italiani e inserirli in un sistema di rotazione "cross-countries", accrescendo così la cultura internazionale dell’azienda, prima che il giovane italiano si rivolga autonoamente all’estero per avviare la propria carriera".
I bonus per i manager italiani sono scesi del 20%, che corrisponde all’incirca a 20.000 in meno.
Differenze anche di genere negli stipendi dei manager: le donne percepiscono uno stipendio dell’8% più basso rispetto ai colleghi uomini nelle corrispondenti fasce di impiego direttivo, ma scalando le gerarchie aziendali fino alla posizione di direttore generale o direttore di prima linea, le donne non compaiono.