Italia divisa sulla riapertura delle scuole superiori. Tutti d’accordo, però, sulla Dad: penalizza gli studenti
Italia divisa sulla riapertura in presenza delle scuole superiori. Un italiano su due è d’accordo con le regioni che hanno rimandato il momento di portate gli studenti in classe.
La gran parte però, ben l’80%, pensa anche che la didattica a distanza penalizzi fortemente gli studenti. Questo è quanto emerge da un sondaggio Emg-Different/Adnkronos.
Alla domanda sullo slittamento dell’apertura delle scuole superiori, il 50% degli intervistati ritiene che sia giusto, mentre il 46% risponde che è sbagliato (4% non risponde). Diversificata la risposta in base all’età: tra chi ritiene giusto rimandare l’apertura delle superiori, 40% di uomini e 57% di donne.
Tra i favorevoli a tenere ancora le classi chiuse, il 50% è under 35, il 44% è nella fascia tra i 35 e i 54 anni, il 53% è sopra i 55 anni.
Per quanto riguarda la distribuzione geografia, l’80% di quelli che si dicono favorevoli a rimandare l’apertura delle scuole superiori l’80% è nelle Isole, il 51% al Centro, il 49% al Sud, il 44% sia nel Nordovest che nel Nordest.