Istruzione negata, 103 milioni di bambini senza scuola nei Paesi in conflitto. L’allarme di Save The Children

Un dato allarmante emerge da un’analisi di Save the Children: circa 103 milioni di bambini in età scolare, ovvero uno su tre, nei Paesi classificati come fragili o in conflitto non hanno accesso all’istruzione.
La cifra, significativamente più alta rispetto alla media globale (un bambino su sei), evidenzia la drammatica correlazione tra conflitti, fragilità e perdita di apprendimento. Situazioni di emergenza, come la guerra in Sudan, dove 17,4 milioni di bambini non frequentano la scuola, e il conflitto a Gaza, dove il 96% degli edifici scolastici è stato danneggiato o distrutto, lasciando 625.000 bambini senza istruzione, rappresentano esempi tragici di questa realtà.
Povertà, insicurezza e disastri climatici aggravano la crisi educativa
La Nigeria, con oltre 18 milioni di bambini esclusi dal sistema educativo, rappresenta uno dei casi più gravi. Una combinazione di povertà, insicurezza, norme socio-culturali e attacchi alle scuole, aggravata da disastri climatici come le inondazioni dello scorso settembre, contribuisce ad allontanare i bambini, soprattutto le bambine, dall’istruzione.
Save the Children sottolinea come i Paesi fragili, maggiormente esposti a guerre e disastri naturali, presentino governi carenti con scarso controllo su funzioni essenziali come la legislazione, l’applicazione delle leggi, la gestione economica e i servizi fondamentali.
La debolezza istituzionale si traduce in una minore capacità di garantire sicurezza, salute e protezione ai bambini, compromettendo il loro diritto all’istruzione e all’apprendimento.