ISEE Università 2022, è corretto inserire anche i dati del padre non convivente con i figli?

Il genitore non convivente se non coniugato con l’altro va inserito nell’ISEE come componente aggiuntiva.

Per compilare l’ISEE Università è necessario che siano inseriti tutti i dati dei componenti del nucleo familiare del figlio. Proprio in tal senso ci sono molti dubbi per i genitori non conviventi. E a tal proposito rispondiamo alla domanda di una nostra lettrice che ci scrive:

Buongiorno scrivo in merito ad un dubbio che ho sulla compilazione dell’ Isee universitario: non ero legalmente sposata, ma solo convivente e mi sono separata. Nella compilazione dell’ISEE per le tasse universitarie di mia figlia, il mio caf inserisce anche i dati fiscali del mio ex compagno sebbene non sia più convivente con noi e non contribuisca alle spese. Questo innalza molto il valore dell’ISEE  e di conseguenza la spesa sostenuta per la retta. Ma è corretto??

ISEE Università e dati del genitore non convivente

Il padre non convivente, se non coniugato con la madre, deve essere inserito nell’ISEE Università come componente aggiuntiva o aggregata. Questo significa che i redditi del padre non convivente vengono considerati ma solo in una bassa percentuale. E non alzano l’ISEE di molto come lei pensa. In ogni caso entrambi i genitori sono attratti nel nucleo familiare del figlio che hanno in comune. Anche se non conviventi con lui. A meno che non vi sia una sentenza o una disposizione dell’autorità giudiziaria.

Nel caso dei genitori separati o divorziati con sentenza, infatti, questo non accade. La normativa dell’ISEE in questo modo va a tutelare i figli i cui genitori non sono sposati e conviventi. Quello che le dice il suo CAF, quindi, è assolutamente corretto. Se non inserisce i dati del padre non potrà fare l’ISEE e, di fatto, si troverà a pagare le tasse universitarie per intero.