Isee figli, perchè ci rientra il genitore non convivente anche se ha un’altra famiglia?

E’ tempo di richiesta dei nuovi aggiornamenti Isee al fine di non perdere le agevolazioni spettanti e anche di dissapori.
L’Isee è un indicatore della situazione economica del nucleo familiare. Da questo indicatore dipendono anche tante agevolazioni come l’assegno unico spettante ai genitori, fino al compimento dei 21 anni dei figli. Ma può anche succedere che i genitori possano decidere di mettere fine alla loro relazione, vivere in case diverse. In questi casi anche il genitore non convivente e non sposato deve essere presente nella dichiarazione ai fini Isee del nucleo familiare in cui risiede il figlio. Facciamo un approfondimento attraverso il quesito proposto da una lettrice:
Salve un’informazione, io il mio compagno abbiamo un bimbo di 2 anni, stiamo assieme e fin qui tutto ok. Lui ha un altro bimbo con la sua ex non sono mai stati sposati. Non hanno la stessa residenza il bambino è a carico di lei. L’assegno unico lo prende tutto lei e ha anche un altro compagno lei da parecchio tempo insomma ognuno ha il suo nucleo familiare.
E non riesco a capire come mai lei ogni anno vuole l’isee del padre dove ci siamo sia io che mio figlio. Dice che lo chiedono al caf ma non mi pare normale visto che non c’ entrano più niente. Sapete darmi una risposta per favore?
Isee genitori non sposati e non conviventi
L’assegno unico universale è un sussidio che lo Stato riconosce ai figli, a prescindere che i genitori siano sposati, conviventi, separati o non conviventi. Nel caso di genitori separati con figli minorenni, verrà richiesta la compilazione di un ISEE ordinario, se i genitori sono non conviventi e non sposati tra loro servirà la compilazione dell’ISEE minorenni. L’assegno unico è un beneficio diretto ai figli, per tanto nella DSU andrà indicato il nucleo familiare all’interno del quale vive il figlio. Quindi rispondendo alla lettrice, la madre del figlio del suo compagno deve fare l’Isee per continuare a richiedere l’assegno unico. Ma il padre rimane sempre una componente del nucleo familiare del figlio che viene considerata come aggregata o aggiuntiva.
Il padre rientrerà sempre nell’Isee dei, ma questo non vuole dire che deve per forza fornire i dati personali e reddituali all’ex compagna. Effettivamente, come fa notare la lettrice, può essere una cosa abbastanza fastidiosa. Un modo per evitarlo esiste. Infatti il suo compagno potrebbe dare solo il numero di protocollo della sua dichiarazione ISEE.
L’ex compagna infatti potrà consegnare il numero di protocollo al proprio Caf, che provvederà a estrapolare i dati necessari ai fini della dichiarazione DSU per la determinazione dell’Isee. In questo modo i dati restano al sicuro e nessuno potrà conoscerli, visto che il Patronato utilizzerà solo quelli relativi alla figura paterna e, quindi, alla Dsu del padre.
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