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Isee 2022, come fare e documenti necessari per ottenerlo

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Isee

La certificazione Isee diventa sempre più necessaria e in questi giorni i Caf sono assaltati da contribuenti che desiderano rinnovare o richiedere la prima volta l’Isee

Già era largamente usato e diffuso per richiedere le svariate prestazioni assistenziali e agevolate che la normativa vigente prevede. Adesso lo è ancora di più. Parliamo dell’Isee,acronimo di Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Con l’ingresso dell’assegno unico universale, aumenta esponenzialmente la platea delle famiglie che dovranno necessariamente richiedere l’Isee.

Ma cosa serve per poter espletare la procedura?

Isee 2022, le vie per ottenerlo

In linea di massima l’Isee resta una certificazione che possono richiedere tutti gli italiani nel momento in cui cercano di rientrare in bonus, agevolazioni e prestazioni varie. L’Isee per esempio serve per il reddito di cittadinanza, per lo sconto sulle bollette domestiche, per la mensa scolastica e adesso pure per l’assegno unico sui figli fino a 21 anni.

Chi ha le credenziali di accesso ai servizi digitali dell’Inps, quindi Spid (Sistema Unico di Identità Digitale), Cie (Carta di identità elettronica) o Cns (Carta Nazionale dei Servizi), può operare in autonomia. In pratica, basta collegarsi al sito istituzionale dell’Inps,autenticarsi e cercare l’area dedicata all’Isee. Si può utilizzare la versione precompilata o quella classica. Con la prima si riesce ad ottenere l’Isee dopo pochi minuti. Il dichiarante deve indicare solo alcuni piccoli dati del coniuge (una sola dotazione patrimoniale per esempio, o la risultanza della dichiarazione dei redditi), sottoscrivere sempre telematicamente la responsabilità dei dati dichiarati e indicare il numero della tessera sanitaria del coniuge (e degli altri componenti il nucleo familiare maggiorenni). Dopo verifica fast da parte dell’Inps, ecco che l’Isee è già scaricabile.

Naturalmente per chi non ha dimestichezza con i Pc o la rete o per chi non è munito di credenziali di accesso, restano i Patronati, i Caf e i professionisti del settore che possono aiutare gratuitamente i richiedenti ad espletare la procedura. Una via consigliata anche per chi non si fida e non vuole rischiare di commettere una violazione riguardo all’Isee, che resta un documento ufficiale e soprattutto, auto-dichiarativo.

I documenti che servono per rinnovare o richiedere l’Isee

Che si tratti di rinnovare un vecchio Isee scaduto il 31 dicembre 2021 o che si tratti di richiederlo per la prima volta, la documentazione necessaria resta la stessa. Per fugare tutti i dubbi e per avere un quadro completo della documentazione che serve, ecco una lista dettagliata:

  •          Carta di identità in corso di validità del richiedente;
  •         Tessere sanitarie con codice fiscale di tutti i componenti il nucleo familiare del richiedente, compreso quest’ultimo;
  •         Stato di famiglia;
  •          Eventualmente, certificati comprovanti lo stato di invalidità del dichiarante o dei componenti;
  •          Copie delle dichiarazioni dei redditi (Modello 730/2021, Modello Redditi PF/2021, CU 2021);
  •         Prospetto del patrimonio netto per i titolari di partita Iva e per i lavoratori autonomi in genere;
  •         Valore polizze assicurative sulla vita con valore di riscatto;
  •          Saldo e giacenza media di libretti, conti correnti e carte di debito e credito al 31 dicembre 2020 (se chiusi prima del 31 dicembre 2020, saldo alla data di chiusura);
  •         Libretti e numero di targa di auto,moto sopra i 500 cc e imbarcazioni possedute alla data di presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica);
  •         Assegni periodici erogati ai figli nel corso del 2020 o percepiti dall’ex coniuge;
  •          Assegno di mantenimento erogato o percepito all’ex coniuge;
  •         Visure catastali degli immobili posseduti da ciascun componente il nucleo familiare del richiedente compresi quelli posseduti da quest’ultimo;
  •          Eventuali contratti di affitto registrati con copia degli estremi della registrazine;
  •         Eventuali quote capitali residue al 31 dicembre 2020, o quota di ammortamento o certificazione bancaria.

Isee 2022, alcuni chiarimenti

Ciò che appare evidente da quanto detto fino ad ora è l’assoluta distanza tra anno di riferimento per i dati da indicare nella Dichiarazione Sostitutiva Unica ed anno di validità dell’Isee. L’Isee 2022 vale fino al 31 dicembre dello stesso anno, mentre i riferimenti vanno al 2020.

E non è certo raro il fatto che per qualcuno la situazione reddituale e patrimoniale sia variata. Per questo la normativa vigente prevede la soluzione dell’Isee corrente. La differenza tra Isee ordinario e Isee corrente sta proprio nell’anno di riferimento, con il secondo si rende l’Isee più corrispondente alla reale situazione economica e patrimoniale del richiedente, aggiornata agli ultimi 6 mesi.

L’Isee corrente non può essere ottenuto se non si richiede prima quello ordinario. Per coloro che adottano la soluzione auto-dichiarativa e la versione precompilata, la richiesta dell’Isee corrente può sopraggiungere immediatamente dopo aver ottenuto l’Isee ordinario. E sempre in pochi minuti, dichiarando le variazioni reddituali (per quelle patrimoniali l’intervento può sopraggiungere solo a partire dal mese di aprile 2022), si ottiene già l’Isee corrente.

Va ricordato che l’Isee corrente  rispetto all’Isee ordinario, è valido per un periodo inferiore. Si passa da 12 mesi a un periodo variabile tra 2 e 6 mesi. L’Isee corrente rappresenta la soluzione ottimale per chi alla luce dei dati del 2020 potrebbe  essere escluso da alcune prestazioni o, tornando all’assegno universale, potrebbe percepire una somma inferiore a quella spettante in base alle condizioni odierne. Infatti l’Isee per l’assegno unico sui figli fino a 21 anni non è necessario per il diritto alla sua fruizione, ma per la misura. Importi variabili,al netto delle maggiorazioni, tra 50 e 175 euro proprio in base all’Indicatore della situazione economica equivalente.

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