Iscrizioni scuola, tempo pieno alla primaria: il 70% nel Lazio, solo il 20% in Sicilia. L’Italia a due velocità. Tutti i dati

L’iscrizione alla scuola primaria porta con sé la scelta dell’orario, un vero e proprio rebus per molte famiglie. Tra le 24, le 27 e fino alle 40 ore del tempo pieno, le opzioni sono diverse, ma la loro effettiva disponibilità dipende dalle risorse e dai servizi offerti dalle singole scuole. Un aspetto, quest’ultimo, che i genitori dovrebbero conoscere fin dal momento dell’iscrizione, per evitare spiacevoli sorprese.
Un’Italia a due velocità
Secondo i dati forniti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, il tempo pieno si conferma una scelta apprezzata, con una media nazionale del 51,2% per l’anno scolastico 2025/2026. Eppure, l’Italia sembra divisa in due: da un lato regioni come il Lazio, in testa con un significativo 70,8%, l’Emilia Romagna (65,1%) e il Piemonte (64,1%), dall’altro la Sicilia fanalino di coda con un modesto 20,7%, seguita da Puglia (31,7%) e Calabria (36,4%). Un divario che mette in luce la necessità di approfondire le ragioni di queste differenze, probabilmente legate a fattori socio-economici, culturali e alla disponibilità di servizi sul territorio.
Diversi i fattori che influenzano la scelta del tempo pieno. Infrastrutture, mense scolastiche adeguate, situazione economica delle famiglie e presenza di servizi extra-scolastici alternativi giocano un ruolo fondamentale.