Iscrizioni 2021-22, cosa devono fare le scuole con le domande in eccedenza. Le info utili
Pubblicata la nota ministeriale n. 20651 del 12 novembre 2020 con le indicazioni operative per le iscrizioni al nuovo anno scolastico 2021/2022. Le iscrizioni saranno online per tutte le classi prime della scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado statale, mentre si effettuerà in modalità cartacea per la scuola dell’infanzia.
Le domande potranno essere inoltrate dalle 8:00 del 4 gennaio 2021 alle 20:00 del 25 gennaio 2021, ma c’è la possibilità di potersi registrare sul portale dedicato già a partire dalle ore 9:00 del 19 dicembre 2020.
Cosa accade con le eccedenze
Così come segnala la nota ministeriale, “è compito del dirigente scolastico individuare il numero massimo di iscrizioni che potranno essere accolte, in ragione delle risorse di organico nonché del numero e della capienza delle aule e degli spazi disponibili”.
Pertanto, poiché potrebbero presentarsi richieste di iscrizione in eccedenza, “la scuola procede preliminarmente alla definizione dei criteri di precedenza nell’ammissione, mediante delibera del Consiglio di istituto da rendere pubblica prima dell’acquisizione delle iscrizioni con affissione all’albo, con pubblicazione sul sito web dell’istituzione scolastica e, per le iscrizioni on line, in apposita sezione del modulo di iscrizione opportunamente personalizzato dalla scuola”.
Si rammenta in proposito che, nel rispetto dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, “i criteri di precedenza deliberati dai singoli Consigli di istituto debbono rispondere a principi di ragionevolezza quali, a puro titolo di esempio, quello della viciniorietà della residenza dell’alunno/studente alla scuola o quello costituito da particolari impegni lavorativi dei genitori e degli esercenti la responsabilità genitoriale”.
La priorità non può essere realizzata in ragione della data di invio
Si evidenzia che non può essere data priorità alle domande di iscrizione in ragione della data di invio delle stesse. Si ritiene, inoltre, sia da evitare il criterio di precedenza consistente nel ricorso a eventuali test di valutazione quale metodo di selezione delle domande di iscrizione.
Sorteggio come estrema soluzione
In quest’ottica, l’eventuale adozione del criterio dell’estrazione a sorte rappresenta l’estrema ratio. “Resta inteso che alunni provenienti dalle scuole primarie dello stesso istituto comprensivo hanno priorità rispetto a quelli provenienti da altri istituti. Si invita ad esplicitare questo criterio nelle delibere del Consiglio di istituto che fissano i criteri di precedenza”, si legge ancora.
“È opportuno chiarire che la scuola di seconda o terza scelta che accoglie la domanda dovrà comunque trattare con priorità le domande pervenute come prima scelta entro i termini previsti”, conclude la nota.