Io, precario, il 20 maggio non sciopererò, i sindacati non ci hanno aiutati. Lettera

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Scrivo in risposta alla lettera scritta dal collega B. BIANCARDI  “Docenti II fascia graduatorie di istituto: protestate il 20 maggio!” pubblicata nei giorni scorsi, dove appunto, si invitano i docenti precari di II fascia (come il sottoscritto) a partecipare allo sciopero generale del 20 maggio.

Scrivo in risposta alla lettera scritta dal collega B. BIANCARDI  “Docenti II fascia graduatorie di istituto: protestate il 20 maggio!” pubblicata nei giorni scorsi, dove appunto, si invitano i docenti precari di II fascia (come il sottoscritto) a partecipare allo sciopero generale del 20 maggio.

Ho letto con molta attenzione la sua lettera e dopo essermi sentito sfruttato dallo stato e da un governo che ci ha mandato al “concorso macello” (come premio per aver conseguito a caro prezzo la tanto agognata abilitazione), ho provato la medesima sensazione ma stavolta rispetto alle parole del collega (forse di ruolo?) che in maniera molto esplicita ci ha chiamato al “dovere allo sciopero” come unico modo per cambiare le cose, sottolineando inoltre come tra i motivi del blocco del 20 maggio ci sia anche la richiesta della stabilizzazione dei precari attraverso il doppio canale.

Mi spiace, ma la mia risposta e mi auguro quella di tanti colleghi precari è NO!

Nell’ultimo anno siamo stati umiliati in ogni modo possibile:

  • Esclusi dal processo di stabilizzazione che ha visto chiamati in causa anche i non vincitori del concorso 2012

  • Inascoltati da tutti quando chiedevamo un dialogo con le istituzioni

  • Ignorati nonostante le dichiarate competenze (maturate attraverso percorsi di formazione) che molti dei nostri colleghi di ruolo non posseggono (quando usi termini come problem solving, didattica inclusiva o tic ti guardano come se fossi appena sbarcato dalla luna)

  • Sottoposti con il concorso a crono-valutazione dove i famosi 15 min. di notorietà si sono trasformati in 15 min. di capacità.

  • Obbligati a dimostrare di possedere conoscenze linguistiche avanzate, quando molti dei nostri governanti non possiedono neanche le basi dell’italiano!

Dove erano i grandi sindacati quando avevamo bisogno di loro, e soprattutto dove erano i colleghi quando abbiamo scioperato (numerosissime volte) nel tentativo di scongiurare questo ignobile gioco al massacro chiamato concorso. Quei colleghi che guardandoti con un po’ di imbarazzo ti dicono: ”fate bene a scioperare, avete tutta la mia solidarietà”, ma poi si guardano bene dal perdere ore di lezione.

Ora suona un tantino opportunistica come richiesta; giocare sul nostro risentimento verso le istituzioni per riempire la piazza e manifestare su temi che senz’altro ci riguardano, ma che ora vogliateci scusare non sono la nostra priorità. Quindi invito tutti i colleghi precari a ragionare sull’effettività opportunità di aderire all’ennesimo sciopero-passerella di quegli stessi sindacati che si ricordano della nostra esistenza solo quando bisogna riempire le piazze, mentre al collega e a tutti gli altri dico: “fate bene a scioperare, avete tutta la mia solidarietà”, ma io il 20 sarò in classe.

Cordiali saluti

Prof. C. Madau

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