Investire nella formazione: la laurea ripaga (nonostante il gap con l’Europa). Lauree scientifiche sono le più richieste e con gli stipendi più alti

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Se vi state chiedendo se ne valga ancora la pena, la risposta è sì, laurearsi in Italia conviene ancora. Certo, il divario con gli altri paesi europei esiste, ma i numeri parlano chiaro: i laureati hanno più chance di trovare lavoro e guadagnano di più rispetto a chi si ferma al diploma. Lo dimostrano i dati Istat e l’University Report dell’Osservatorio JobPricing, che evidenziano come i laureati abbiano maggiori opportunità lavorative e stipendi più alti rispetto ai diplomati.

Pensate che il tasso di occupazione dei laureati tra i 25 e i 64 anni è più alto dell’11% rispetto a chi ha solo un diploma. E tra i giovani under 35, la forbice si allarga ancora: il 75,4% dei laureati lavora, contro il 59,7% dei diplomati.

E gli stipendi? Anche qui la laurea fa la differenza. Un laureato guadagna in media 42mila euro lordi all’anno, contro i 29mila di un diplomato. Ben 13mila euro in più.

Attenzione però, non tutte le lauree sono uguali. Le facoltà scientifiche e tecnologiche, come Ingegneria Gestionale, Informatica e Matematica, offrono stipendi più alti rispetto a quelle umanistiche.

Anche l’università che scegliete e la vostra provenienza geografica influiscono sul vostro futuro stipendio. I laureati del Nord Italia, ad esempio, guadagnano in media di più rispetto a quelli del Sud.

Insomma, la laurea è un investimento a lungo termine che richiede impegno e dedizione, ma che può portare grandi soddisfazioni sia a livello personale che professionale.

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