Invalsi; ricerca, 1 studente su 4 vuole boicottare
Secondo un'indagine di Skuola.net su 8mila studenti, di cui 2.300 di seconda superiore, il 30% complessivo è a conoscenza di proteste contro la prova nella sua scuola.
Secondo un'indagine di Skuola.net su 8mila studenti, di cui 2.300 di seconda superiore, il 30% complessivo è a conoscenza di proteste contro la prova nella sua scuola.
E' soprattutto tra i ragazzi del liceo e tra gli studenti che provengono dal sud Italia che emerge questo dato. Tuttavia i dati emersi rappresentano le intenzioni dei singoli studenti intervistati, e non sono confrontabili – avverte il portale – con i dati ufficiali che l'istituto Invalsi divulgherà a prove concluse, basate sul riscontro dell'andamento del test di intere classi. Infatti lo scorso anno, a fronte di una dichiarazione di intento di boicottaggio di 1 studente su 4, si è contata l'effettiva partecipazione complessiva al test (classi campione e non campione) di circa il 77% delle classi.
Tornando comunque alla ricerca, circa 1 intervistato su 4 ha dichiarato di non aver intenzione di sostenere il test. Di questi, l'80% circa perché contrario alla prova, il 20% perché sostiene che sarebbero stati i professori stessi ad annunciare di voler boicottare. Ma la protesta non si limita a questo: circa 1 su 10 degli intervistati dice che il prof avrebbe chiesto agli studenti di non presentarsi alla prova o manifestato il proposito di lasciare copiare liberamente. Circa 2 ragazzi su 5 hanno dichiarato di non essersi preparati al test, perché hanno intenzione di copiare o di rispondere a caso.
Ovviamente, dai dati si rileva che l'approccio è ben più serio tra quel 40% degli studenti che sa che la prova Invalsi comporterà un voto di rendimento sul registro (per quasi il 70% di loro il voto farà media; più fortunato invece quel restante 30% che avrà un voto sul registro solo se la prova andrà bene). Soltanto il 20% degli studenti delle superiori considera il test un modo utile per valutare la scuola e migliorarla, mentre un 6% circa non si espone sulla questione. La maggioranza, circa 1 su 3, pensa che una prova unica nazionale non possa tenere conto dei diversi contesti, ma c'è anche chi è contrario al sistema dei quiz a crocette (16%) e chi vorrebbe che sia esplicitamente vietato usare la prova per un voto di rendimento (15%).
Inoltre, un buon 12% considera l'Invalsi totalmente inutile per via delle irregolarità che si sono verificate puntualmente a causa del boicottaggio di prof o studenti. Nonostante le critiche al test Invalsi, la ricerca di Skuola.net ha messo in luce non poche lacune nella conoscenza del test da parte degli studenti. Ben 1 su 5 infatti non ha le idee chiare su cosa sia il test Invalsi e a cosa serva. Permangono gli stessi dubbi anche sul "Questionario dello studente", spesso al centro di polemiche per via delle domande sul contesto familiare e socio-economico degli studenti, seppure del tutto anonimo. Il 25% non capisce quale sia la sua funzione, e il 15% è del tutto contrario a dare informazioni di questo tipo all'Invalsi. Addirittura, il 18% dubita della correttezza dei suoi professori e crede che potrebbero "sbirciare" il foglio per altre finalità.