Intolleranza, razzismo e antisemitismo, Bianchi: “Crescono dove c’è povertà educativa”
I fenomeni di intolleranza, razzismo e antisemitismo crescono laddove vi è più povertà educativa. Lo ha sottolineato il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi in audizione in Senato davanti alla Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza.
“Abbiamo fatto un lavoro con la comunità ebraica – ha detto Bianchi – per la lotta all’antisemitismo nelle scuole. Vi sono rigurgiti anche molto disarticolati e squilibrati di ideologie di cui non si conoscono bene i termini e gli elementi, sembrano più parole in libertà più che con una qualche coerenza di comportamento analitico. Il lavoro fatto con la comunità ebraica è un lavoro di grande interesse perchè è un lavoro che affronta in maniera sistematica il tema della lotta all’antisemitismo nelle scuole“.
“Altro tema su cui stiamo lavorando – ha aggiunto- è l’osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale. Presenteremo il 17 marzo all’Università Roma Tre un documento sugli orientamenti interculturali delle proposte per l’integrazione che daranno poi origine a linee guida. Cosi come abbiamo fatto un protocollo di intesa con l’Associazione ‘Parole Ostili’ che ha sviluppato materiale su questa tematica. Questi fenomeni ci sono laddove vi e’ più povertà educativa, materiale, di coscienza critica. Il rischio e’ che questo fenomeno si addensi laddove abbiamo più bisogno di solidarieta’, il ruolo della scuola e’ fondamentale”.
“Non è un problema di linee guida su un argomento o sull’altro. Qui è il ruolo fondante della scuola che torna ad essere essenziale, e quindi diventa fondante quello che stiamo facendo con il Pnrr. Non può esserci ripresa del Paese se non affrontiamo questi temi“, conclude Bianchi.