Intervenire sugli stipendi per dare ossigeno ai lavoratori, risolvere la piaga del precariato e ridurre il numero di alunni per classe. Le richieste della Uil Scuola [INTERVISTA]
Rinnovo contrattale, stabilizzazione del personale precario docente e Ata e un contemporaneo aumento degli organici anche per andare incontro ad una riduzione degli alunni per classe: sono le priorità che il segretario generale della Uil Scuola, Giuseppe D’Aprile, ha fissato per la scuola in vista delle prossime elezioni politiche del 25 settembre.
Il sindacalista ha spiegato la sua visione ad Orizzonte Scuola nel corso di una intervista.
La trattativa per il rinnovo contrattuale è già iniziata ma sarà il prossimo Governo a chiuderla. Come bisogna agire?
In prossimità delle elezioni, relativamente al rinnovo contrattuale del personale della scuola, la politica farebbe bene a distribuire le risorse attualmente disponibili. Questo darebbe una boccata di ossigeno ai lavoratori i cui stipendi sono fermi da anni mentre i prezzi dei beni anche primari aumentano e l’inflazione galoppa in modo esponenziale sfiorando il 10%. Nel frattempo aprire le trattative per la parte normativa del nuovo contratto (prossimo triennio) con l’obiettivo di riportare sul piano contrattuale ciò che prevede la legge in termini di mobilità e di formazione del personale, programmando anche un adeguato ulteriore finanziamento nella legge finanziaria.
L’altra priorità indicata è una soluzione per il precariato della scuola
Bisogno risolvere definitivamente la piaga del precariato sia del personale docente che del personale ATA attraverso un reclutamento serio e snello che consideri anche l’esperienza “sul campo” di tutto il personale in modo da valorizzare e non disperdere le esperienze acquisite. Oltre al personale docente ormai precario da anni mi riferisco, ad esempio, anche alla necessità di trovare una soluzione per migliaia di assistenti amministrativi che svolgono da anni la funzione dei DSGA.
E poi c’è la questione organici insufficienti. Quale misura adottare?
Aumentare l’organico del personale docente e ATA, con la trasformazione dell’organico di fatto in organico di diritto e conseguente diminuzione degli alunni per classe e, in particolare per il personale ATA, rendere strutturale quello che era l’organico covid il cui mancato rinnovo incide soprattutto sulle segreterie scolastiche che, con carenze di organico, comunque sono chiamate, sempre più, ad assolvere a compiti gravosissimi che inevitabilmente coinvolgono a ulteriori carichi di responsabilità anche i Dirigenti Scolastici.