Internazionalizzazione scuole, presentati i dati al MIM: il 55% delle scuole dichiara almeno uno studente all’estero

WhatsApp
Telegram

Internazionalizzazione della scuola e contesto politico-economico: i dati del Rapporto 2024 dell’Osservatorio sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca promosso dalla Fondazione Intercultura mostrano che l’impatto dell’attuale situazione politico economica sulle attività internazionali non impatta sul processo di internazionalizzazione, tant’è che circa
l’80% dei presidi intervistati, dichiara un aumento o la stabilità nella partecipazione di docenti e studenti a tali progetti.

Il rapporto presentato il 22 ottobre presso la Sala Aldo Moro – Ministero dell’Istruzione e del Merito (Roma) da Nando Pagnoncelli, IPSOS, mostra che l’internazionalizzazione non è più soltanto una dichiarazione di intenti da parte delle scuole, ma viene attuata attraverso numerosi progetti. Lo confermano soprattutto i dati relativi alla mobilità studentesca individuale che tornano a livello pre-pandemia con il 55% degli istituti che dichiara di avere almeno uno studente all’estero.

I risultati

Il dato sulla mobilità individuale in uscita nel 2024 si riallinea definitivamente ai valori pre-covid, con il 55% degli istituti che dichiara almeno uno studente all’estero. In
generale, continua a crescere (anche se lievemente) l’adesione per i programmi di breve durata, soprattutto quelli trimestrali (+3 p.p.), anche se gli studenti preferiscono gli annuali, stabili al 43%.

Tra le destinazioni, la scelta si concentra soprattutto sui Paesi dell’America del Nord (73%) e sui Paesi europei anglofoni (66%). Minori le quote di studenti che scelgono come meta di studio un Paese dell’Asia, dell’Oceania oppure dell’Africa.

Gli scambi individuali sono sempre considerati uno degli strumenti chiave per favorire la formazione interculturale e internazionale degli studenti (81%). Il dato cresce
ulteriormente nelle scuole che ne fanno esperienza diretta.

Si conferma anche la ripresa dei programmi di mobilità in ingresso con il 27% delle scuole che dichiara la presenza di studenti internazionali ospitati, soprattutto per programmi annuali (17%, stabili rispetto al 2023)

L’offerta linguistica nelle scuole italiane si mantiene su livelli di eccellenza. Il 70% delle scuole ha dichiarato un generale potenziamento dell’offerta linguistica, dimostrando grande interesse per la qualità dell’insegnamento e impegno per la professionalizzazione e l’aggiornamento delle competenze didattiche del personale: in effetti oltre la metà degli istituti segnala una partecipazione attiva dei docenti a corsi di formazione.

Crescono i percorsi bilingue (+3%) e l’uso della metodologia debate (+4%).

In generale, la partecipazione attiva ai progetti internazionali delle scuole italiane rimane stabile e significativa. A partire dal 2019 è aumentato il numero di scuole con
almeno un progetto attivato: si passa dal 79% all’88% di oggi. Questo aumento è in parte attribuibile alla diffusione delle attività da remoto (meno costose, più semplici da
organizzare), che ha ampliato l’offerta e ha permesso una partecipazione maggiore da parte di docenti e studenti. Parallelamente si dimezza il numero di istituti che dichiarano di non fare alcuna attività.

I progetti di mobilità in generale detengono il primato tra le attività portate avanti dagli istituti scolastici (78%), soprattutto la mobilità individuale (per la quale si affidano
prevalentemente a organizzazioni esterne) e gli stage. Tra gli altri progetti figurano i concorsi internazionali (36%), i gemellaggi/scambi virtuali (32%), i progetti multilaterali (31%), i partenariati/alleanze della conoscenza (29%), gli incontri virtuali tra docenti (28%) e le reti con scuole straniere (28%)

Il 96% delle scuole italiane integra nelle lezioni di educazione civica i temi di internazionalizzazione e interculturalità, considerati fondamentali. Grande enfasi viene
data allo sviluppo della competenza interculturale. Il 76% dei Dirigenti è convinto che i progetti di mobilità sono uno strumento fondamentale per trattare tematiche
internazionali e interculturali. I temi di internazionalità e interculturalità sono centrali nell’educazione civica. Tuttavia i Dirigenti ritengono che ci sia ancora molto bisogno di formazione per gli insegnanti in questo ambito..

Cresce significativamente la quota di istituti che dichiara di aver adottato strumenti di valutazione della competenza interculturale di chi partecipa a programmi di mobilità individuale, tra questi il Protocollo di valutazione Intercultura.

Il valore medio dell’Indice di internazionalizzazione raggiunge i 50 punti. Continua a ridursi la percentuale di scuole con un valore dell’indice medio basso (inferiore a 37 punti) e allo stesso tempo aumentano molto quelle con un valore buono (51-70 punti).

Nel corso dell’incontro sono stati premiati anche i 5 istituti che si sono particolarmente distinti per le iniziative di internazionalizzazione:

  • Istituto di Istruzione Superiore “Pietro Scalcerle” – PadovaLiceo Scientifico Statale “Galileo Galilei” – Perugia
  • Liceo Statale “Eugenio Montale” – Pontedera
  • Liceo Scientifico Statale “Galileo Galilei” – Potenza
  • Istituto d’istruzione Superiore “Augusto Capriotti” – San Benedetto del Tronto

WhatsApp
Telegram

Concorso DSGA. È iniziato il countdown per il bando. Preparati con Eurosofia. Il 10 dicembre diretta su Contabilità pubblica