Intelligenze artificiali, nessun freno all’uso didattico. Ma l’UE vieta quelle che leggono le emozioni in ambito lavorativo e scolastico. Di cosa si tratta

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L’Eurocamera ha approvato l’AiAct, emanando un primo atto di regolamentazione delle Intelligenze Artificiali per un uso corretto e responsabile. Il testo, frutto di negoziati protrattisi per mesi, mira a preservare i cosiddetti ‘foundation models’, ovvero blocchi di conoscenza primaria che costituiscono la base delle tecnologie IA. L’obiettivo è addestrare gli algoritmi che plasmeranno il nostro futuro affinché operino a servizio dell’umanità e prevenendo ogni forma di discriminazione digitale. Nessun bando, insomma, ma un tentativo di regolamentazione che è necessario per qualsiasi nuovo strumento entri a far parte nella vita del genere umano.

Promuovere l’Equità e la Protezione dei Dati: Nuove Direttive nell’Utilizzo dell’IA

Il testo dell’AiAct impone una serie di divieti categorici sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. Innanzitutto, si proibisce il “social scoring”, la pratica di classificare i comportamenti sociali attraverso algoritmi. Allo stesso modo, sono vietati gli algoritmi capaci di leggere le emozioni in contesti lavorativi e scolastici, così come i sistemi di polizia predittiva, basati su profilazioni personali o comportamenti passati. Inoltre, è stato approvato il divieto di utilizzare tecnologie di riconoscimento facciale in tempo reale negli spazi pubblici.

Sorveglianza Umana e Trasparenza: Standard per l’Utilizzo dell’IA

Per gli utilizzi dell’IA non vietati, il testo dell’AiAct richiede una classificazione in base al rischio, con norme severe per la sorveglianza umana nelle categorie a rischio più elevate. Questo include l’utilizzo dell’IA nei sistemi educativi, informativi e nel contesto della vita democratica. I sistemi di IA generativa, come Chat Gpt, dovranno rispettare rigorosi requisiti di trasparenza, ad esempio dichiarando esplicitamente che il contenuto è stato generato da un’IA. Ciò contribuirà a distinguere le immagini deep-fake da quelle autentiche e a prevenire la generazione di contenuti illegali.

Le sfide nell’ambito scolastico: Implicazioni dell’IA nell’Educazione

Oltre alle problematiche già menzionate, l’utilizzo dell’IA nell’ambito scolastico solleva ulteriori questioni. Innanzitutto, vi è il rischio che l’automazione e l’IA possano sostituire i docenti, minando l’importanza della relazione umana nell’educazione. Inoltre, l’utilizzo dell’IA nella valutazione degli studenti potrebbe generare discriminazione o distorsioni nel processo di valutazione, influenzando negativamente la formazione degli studenti. È fondamentale sviluppare un approccio bilanciato, in cui l’IA integri e sostenga l’insegnamento tradizionale, piuttosto che sostituirlo completamente.

Come usare in modo intelligente le intelligenze artificiali, il corso

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