Intelligenza artificiale, per 7 giovani su 10 è uno strumento aggiuntivo per realizzarsi
Secondo una recente ricerca condotta da Livio Gigliuto, presidente dell’Istituto Piepoli e direttore generale della Fondazione Italia Digitale, sette giovani su dieci vedono con ottimismo l’impatto dell’intelligenza artificiale sul loro futuro.
Per le nuove generazioni, l’AI è considerata uno strumento aggiuntivo per la realizzazione personale e professionale. Al contrario, le persone meno giovani risultano più scettiche, dimostrando una maggiore apertura solo quando riconoscono i benefici tangibili che l’intelligenza artificiale può avere nella vita quotidiana.
La ricerca è stata presentata durante il Festival del Digitale Popolare, dal 4 al 6 ottobre in Piazza San Carlo a Torino. Giunto alla sua terza edizione, il Festival ha esplorato l’evoluzione del rapporto tra gli italiani e il digitale, con particolare attenzione a settori come il mondo del lavoro, la pubblica amministrazione e la scuola. Il tema centrale dell’edizione di quest’anno, “Ridurre distanze, superare diseguaglianze”, ha guidato i dibattiti e gli interventi.