Intelligenza artificiale, la scrittrice Valerio: “Non mi spaventa di essere radiocomandata da una macchina, sono sicura che riusciremo a gestirla”

In un dibattito al Salone del Libro, la scrittrice Chiara Valerio e il direttore de La Repubblica, Maurizio Molinari si sono confrontati sul rapporto tra Umanesimo, Intelligenza Artificiale e matematica.
Valerio ha espresso una visione ottimistica nei confronti dell’IA, sottolineando l’importanza di non temerla ma di sostenerla e gestirla, utilizzando l’ingegno umano per raggiungere nuovi orizzonti. “Non mi spaventa di essere radiocomandata da una macchina, sono sicura che riusciremo a gestirla”, ha affermato.
Molinari ha condiviso l’entusiasmo di Valerio, evidenziando come il coraggio di osare e sognare sia sempre vincente. Valerio ha ribadito la sua mancanza di paura nei confronti dell’IA, sottolineando l’importanza di affrontare la situazione senza timore e di valutare di volta in volta dove ci si trova.
Il dibattito si è poi spostato sul rapporto con i numeri, che Valerio ritiene sia stato sottovalutato dalla riforma scolastica del ’23. Secondo la scrittrice, impariamo i numeri molto prima di comprenderli e il nostro rapporto temporale è sempre un rapporto matematico. Valerio ha sottolineato l’importanza di comunicare con i numeri non per competere con le macchine, ma per cooperare.
Molinari ha chiesto a Valerio dove si trovi l’intersezione tra Umanesimo e scienza. Valerio ha risposto che bisognerebbe introdurre in maniera massiva lo studio della matematica e della geometria nel sistema scolastico, ma che si tratta di una decisione politica. Poi ha concluso affermando che l’istruzione è un diritto, ma la cultura è una scelta, proprio come avere gli addominali.