Intelligenza artificiale e scuola: ripensare i processi formativi. 15% studenti abbandona il corso digitale

La Fondazione Cariplo, WeSchool e il Politecnico di Milano hanno presentato uno studio cruciale presso MEET per esplorare l’impatto della digitalizzazione nel settore dell’istruzione. Con l’obiettivo di comprendere se la tecnologia riduca o aumenti le disuguaglianze e come sia influenzata dalle variabili socio-economiche, lo studio ha anche indagato il potenziale ruolo delle Intelligenze Artificiali generative nell’educazione.
Cambiamento nei processi formativi
Giovanni Azzone, presidente di Fondazione Cariplo, ha sottolineato la necessità di ripensare i processi formativi alla luce delle nuove sfide e approcci dei giovani. La tecnologia, secondo Azzone, non deve essere vista solo come un sostituto degli strumenti tradizionali, ma come un mezzo per riformulare l’educazione.
Dati e disuguaglianze
I dati raccolti da WeSchool, che hanno coinvolto circa 16mila scuole italiane e 1,7 milioni di utenti tra studenti e insegnanti, hanno rivelato preoccupanti disuguaglianze. In una classe su quattro, più del 15% degli studenti ha abbandonato il corso digitale, con disparità di accesso alla didattica digitale correlate alle disuguaglianze territoriali.
Necessità di maggior accesso ai dati
Paolo Canino di Evaluation Lab della Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore ha evidenziato la necessità di un maggiore accesso ai dati per analisi più precise e per affrontare le disuguaglianze nell’accesso alla didattica digitale.
Tecnologia come strumento di innovazione didattica
Marco De Rossi, amministratore delegato di WeSchool, ha messo in luce come la tecnologia, abbinata a metodologie didattiche innovative, possa creare un’istruzione più inclusiva e personalizzata. Tuttavia, in Italia la situazione è ancora frammentata, con alcuni insegnanti che adottano approcci avanzati e altri ancorati a modelli più tradizionali.
Visione futura della tecnologia nella scuola
Il presidente Azzone ha concluso sottolineando che, nonostante le sfide e le percezioni drammatiche, la storia umana dimostra una costante capacità di integrare la tecnologia nei processi vitali, inclusa l’istruzione.