Intelligenza artificiale, dal docente all’avvocato ecco i 20 lavori a rischio con l’avvento di ChatGPT

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Il futuro del lavoro è sempre più incerto, con l’intelligenza artificiale che minaccia di soppiantare alcune professioni. Secondo uno studio della Princeton University, segnalato da Il Messaggero, venti professioni umanistiche potrebbero essere sostituite da algoritmi molto sofisticati.

La ricerca, intitolata “In che modo i language modeler come ChatGPT influenzeranno le occupazioni e le industrie?”, ha identificato i servizi legali e gli investimenti come i settori maggiormente esposti ai progressi nella modellazione linguistica.

In questa lista ci sono insegnanti di lingua e letteratura, storia, legge, religione e filosofia, psicologia, giudici, avvocati, psicologi, consulenti clinici e mediatori. In cima alla lista ci sono gli operatori di telemarketing, che sono già spesso sostituiti dalla tecnologia attraverso chatbot o assistenti virtuali.

L’uscita di ChatGPT, un prototipo di chatbot basato su intelligenza artificiale e apprendimento automatico, ha attirato grande attenzione, scetticismo e anche paura, poiché minaccia di “rubare” il lavoro a molte professioni.

Questo strumento tecnologico è in grado di scrivere email, curriculum, articoli e altri testi simili a quelli scritti da una persona, capisce il linguaggio umano e può sostenere una conversazione. ChatGPT è già stato usato per scrivere sermoni, superare test ed esami e dare consigli sulle relazioni interpersonali.

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