Insulti e aggressioni, docente denuncia violenze da parte di uno studente: “Musica in aula, gomme lanciate e uno strattone che mi ha mandato all’ospedale”

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Un nuovo caso di violenza contro un’insegnante emerge da un istituto tecnico a Roma. Gli episodi, che si sarebbero verificati tra marzo e aprile, sono stati resi noti solo di recente, a conclusione dell’anno scolastico.

Come segnala La Repubblica, la vittima è una docente di Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica, con un background di insegnamento internazionale e precedenti esperienze in ambito politico locale. Fin dall’inizio dell’anno scolastico, la docente sarebbe stata oggetto di comportamenti aggressivi da parte di uno studente di prima, autore di numerose note disciplinari.

Il primo episodio grave si sarebbe verificato il 1° marzo. Secondo la denuncia presentata ai carabinieri, lo studente ha trattenuto fisicamente l’insegnante all’uscita da scuola, chiedendole di cancellare un video dal cellulare – video che la docente afferma di non aver mai realizzato. L’intervento di alcuni colleghi ha posto fine alla situazione, ma la professoressa ha dovuto ricorrere alle cure mediche, riportando un trauma alla spalla sinistra con prognosi di cinque giorni.

Un mese dopo, il 13 aprile, si sarebbe verificato un altro grave incidente. La docente riferisce che, dopo aver chiesto allo studente di spegnere la musica ad alto volume dal cellulare durante la lezione, è stata insultata e fisicamente minacciata. Lo studente avrebbe spinto la cattedra contro di lei, bloccandola contro il muro per circa 10 minuti e chiedendo le sue scuse.

“Nel corso dell’anno ha collezionato circa 50 note, non solo da parte mia, ma anche di altri colleghi”, spiega a La Repubblica.

La dirigente scolastica ha condannato fermamente il comportamento dello studente, sottolineando il ruolo educativo dei docenti e l’inaccettabilità di minacce o aggressioni fisiche nei loro confronti.

La situazione si è ulteriormente complicata con la famiglia dello studente che sta intraprendendo azioni legali contro l’insegnante, accusandola di aver risposto in modo inappropriato agli insulti del giovane in alcune occasioni: “Non ho problemi ad ammettere di aver sbottato in due occasioni, ero esasperata. Quando ho trovato le gomme da masticare sulla cattedra e addosso ho esclamato “che me…”, intendendo ovviamente “che schifo”. E quando lo studente mi ha detto “Mi hai rotto il c…” gli ho risposto che ce l’ha sempre in bocca, quella parolaccia”

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