Installate le prime telecamere negli asili. Succede a Cosenza, con il consenso dei sindacati e delle famiglie
Prima o poi doveva accadere. Ed è successo a Cosenza, dove il Comune anticipa la legge nazionale, annunciata, auspicata o temuta, installando le telecamere negli asili nido.
L’imput lo ha dato il vicesindaco e assessore alla cultura Jole Santelli, che è anche deputata di Forza Italia, dando così avvio al sistema di videosorveglianza negli asili nido comunali. Quindici telecamere, divise nei tre plessi, che serviranno a dare maggiore sicurezza ai bambini e agli operatori.
Erano presenti, nell’occasione, le parlamentari di Forza Italia, Gabriella Giammanco e Anna Grazia Calabria, relatrici della proposta di legge nazionale, ancora in discussione al Senato, sull’installazione dei sistemi di videosorveglianza nelle scuole dell’infanzia.
“Ringrazio il sindaco Mario Occhiuto – ha detto Jole Santelli – che ha voluto fortemente l’iniziativa, redatta e preparata dal Settore Educazione. Siamo tra le primissime città italiane a installare la videosorveglianza e lo abbiamo fatto avendo il conforto delle organizzazioni sindacali e dei genitori. La presenza delle colleghe Calabria e Giammanco è un ulteriore valore aggiunto a questa nostra iniziativa”.
Le deputate forziste, dal canto loro, si sono dette fiere che Cosenza abbia anticipato la legge nazionale. “Lottiamo da dieci anni – hanno detto – affinché ci sia una legge che tuteli i bambini e gli anziani e diamo atto al sindaco Occhiuto e al vice sindaco Santelli di avere realizzato una grande cosa”.
Allo stesso modo l’assessore alla scuola Matilde Spadafora Lanzino ha citato la primazia della città di Cosenza anche in questo campo. Nel corso della giornata è intervenuto anche il Garante per l’infanzia della Regione Calabria, Antonio Marziale.
L’inaugurazione dei sistemi di videosorveglianza è avvenuta ieri mattina all’asilo nido di via Livatino. I sistemi sono stati attivati dal Settore educazione del comune di Cosenza in tutti gli asili comunali, altri due ubicati in via Riccardo Misasi e Largo Vergini).
“Cosenza è tra le primissime città italiane ad attivare il sistema di videosorveglianza nei nidi di sua diretta pertinenza – ha sottolineato il Sindaco Mario Occhiuto – e a questo risultato si è arrivati grazie all’impegno del Vice Sindaco Jole Santelli e dell’Assessore alla scuola Matilde Spadafora Lanzino. Il Vice Sindaco Jole Santelli – ha aggiunto il Sindaco Occhiuto – ci ha aiutati sia nella fase di reperimento delle risorse finanziarie, sia nei feedback necessari per gli adempimenti relativi alla privacy. Vogliamo trasmettere serenità all’utenza – ha detto ancora Occhiuto – e lo scopo dell’impegno profuso dal Comune e dal Settore Educazione, attraverso il suo dirigente Mario Campanella, è proprio quello di rendere sicura la permanenza dei tanti bambini ospitati nei tre nidi comunali”.
Più volte abbiamo raccolto le critiche delle organizzazioni sindacali in merito a questa idea, critiche non tanto sul piano della privacy quanto su quello pedagogico e su quello delle relazioni tra le maestre, che si devono sentire stesse nel rapporto educativo con i bambini. Ma la cooperativa che gestisce i nidi, l’Adiss, ha acquisito per legge il consenso dell’organizzazione sindacale più rappresentativa. Più scontato il consenso delle famiglie, vista la pressione mediatica indotta dai fatti di cronaca.
Tutti i genitori dei 129 bambini ospitati hanno prestato il proprio consenso.
Il protocollo approvato con determinazione comunale prevede, in ossequio alla legge 675/96 e successive modifiche e integrazioni, il divieto di utilizzo delle immagini per fini diversi da quelli relativi alla sicurezza dei bambini e del personale, oltre che dei luoghi più volte oggetto di furti da parte di ignoti.
“Con l’installazione dei sistemi di videosorveglianza negli asili della città – ha concluso il Sindaco Occhiuto – si dà un seguito concreto all’aspettativa di molte famiglie dopo gli ultimi casi registrati dalla cronaca, avendo ben presente il superiore interesse del minore e contemperando la tutela dell’incolumità fisica dei bambini con la loro riservatezza, diritto quest’ultimo ampiamente garantito dal fatto che le immagini non potranno essere utilizzate per fini diversi da quelli che riguardano la loro sicurezza”.