Inserimento negli elenchi aggiuntivi GPS 2025: vale anche anche la laurea? Il punto di partenza è l’abilitazione, prima fascia diversa dalla seconda

Nel question time del 18 aprile su OrizzonteScuola TV, condotto da Andrea Carlino e con ospite Sonia Cannas, è stata affrontata una questione rilevante per chi si iscrive per la prima volta nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze attraverso gli elenchi aggiuntivi. In particolare, l’attenzione si è concentrata su: la necessità o meno di certificare il possesso della laurea e di eventuali esami integrativi per l’accesso alla classe di concorso.
Durante la diretta, è stato chiesto come debbano comportarsi i candidati che accedono per la prima volta alla GPS della scuola secondaria tramite gli elenchi aggiuntivi: devono dichiarare espressamente il possesso della laurea?
Sonia Cannas ha chiarito che non è necessario farlo. Infatti, il sistema dà per implicito che chi presenta domanda per l’abilitazione possieda già il titolo d’accesso completo per la classe di concorso di riferimento. Ha aggiunto che si tratta di un meccanismo simile a quello previsto in seconda fascia: chi dichiara una laurea magistrale ottenuta tramite un percorso 3+2 non è tenuto a inserire anche la laurea triennale, in quanto se ne presuppone automaticamente il possesso.
Per quanto riguarda l’inserimento nella graduatoria del sostegno, nell’aggiornamento del 2024 il Ministero aveva pubblicato un chiarimento.
“È valutabile, come ulteriore titolo, ai sensi della sezione B della tabella A7, il titolo di accesso al percorso di specializzazione sul Sostegno?
Per il punto B.1, l’aspirante abilitato può sempre dichiarare il titolo in quanto il punto A.1 della tabella A7 prevede quale unico requisito di accesso alle graduatorie di sostegno il titolo di specializzazione.
Per il punto B.2, il titolo, qualora sia stato utilizzato per l’accesso al percorso di specializzazione sul sostegno, non può essere dichiarato.”
La laurea, titolo di accesso al percorso di abilitazione /Specializzazione non è un ulteriore titolo valutabile
Quindi la laurea, se titolo di accesso al percorso di specializzazione per la scuola secondaria, non può essere utilizzata come ulteriore titolo.
Per il posto comune, si opera in analogia. Il titolo di accesso all’abilitazione è sempre la laurea per le classi di concorso della tabella A, pertanto non può essere utilizzata come ulteriore titolo.
Ciò vale anche per gli aspiranti che abbiano frequentato il percorso abilitante in virtù dei tre anni di servizio.
In generale, per capire se la laurea possa essere valutata o meno, bisogna rispondere al quesito: è stata requisito di accesso al percorso di abilitazione/specializzazione?
Ingiusto confrontare seconda fascia e prima fascia
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“Sono una docente precaria che ha conseguito l’abilitazione per la classe di concorso A028. Nella compilazione della domanda relativa agli elenchi aggiuntivi, ho notato che la laurea magistrale non è requisito di accesso per la prima fascia, bensì è stato requisito di accesso per il percorso di abilitazione che ho svolto nell’anno 2023/24.
In seconda fascia, avendo conseguito la laurea con votazione di 110 e lode mi venivano riconosciuti 33 punti. Ad oggi in prima fascia non si valuta più nulla relativamente a tale votazione. Dunque chi aveva una votazione più bassa della mia e mi seguiva nella graduatoria della seconda fascia, attualmente può superarmi nella prima fascia! Non mi sembra che questo sistema sia meritocratico, anzi è svalutante per chi si è sempre impegnato con dedizione e sacrificio durante i propri percorsi di studio e poi quelli lavorativi. Invito tutti coloro nella mia situazione a far sentire la propria voce per poter garantire giustizia e meritocrazia e ridare valore al merito. Saluti”
Il ragionamento sotteso alla prima fascia è diverso: il punto di partenza è l’abilitazione. Se il collega ha avuto il suo stesso punteggio nel percorso di abilitazione ha recuperato quel gap relativo alla laurea, che può derivare da tante motivazioni.
Se il collega ha avuto un punteggio più alto di abilitazione, vuol dire che in questo caso lei ha avuto un gap che può derivare da tante motivazioni.
Tra l’altro il punteggio più alto alla laurea avrebbe anche potuto determinare il suo accesso al percorso di abilitazione, a fronte di colleghi che potrebbero non essere rientrati in base alla selezione per titoli e servizi.