Insengnanti in classe fino a 73 anni? Non scherziamo. Lettera

Mario Bocola – La situazione delle pensioni per i quarantenni di oggi, che sono ancora precari, nel mondo della scuola, sarà veramente drammatica.
Rischiano infatti di essere collocati a riposo all’età di 73 anni, una cosa veramente assurda per una professione usurate e difficile. Come si può pensare di trattenere il corpo docente al lavoro nelle aule con una generazione di ragazzi diciamo molto vivaci.
Nella scuola purtroppo ci vogliono energie giovani capaci di sostenere ritmi di lavoro stressanti. E la scuola, tra i comparti della pubblica amministrazione si presenta quello maggiormente a rischio di stress.
Insomma I quarantenni di oggi che avranno difficoltà ad evere un contratto a tempo indeterminato resteranno precari a vita? Oppure quando andranno in pensione avranno un importo da fame? La risposta è: o avranno una pensione veramente minima con importi da 500 euro al mese o non l’avranno addirittura, cosa molto paventata.
Ci troveremo con questi parametri di calcolo dell’importo pensionistico a che fare con una generazione di lavoratori che saranno dei falliti a vita. Questo è il frutto maldestro di politiche sbagliate che negli anni futuri saremo costretti a scontare.