Insegnare musica classica ai bambini delle elementari, ci aiuta l’App “Fortissimo”. INTERVISTA a Valeria Told

Già disponibile, in inglese e in tedesco, l’applicazione ideata nel 2021 dall’imprenditrice digitale Valeria Told, offre una varietà di attività: dall’abbinamento dei suoni alle immagini, dalle melodie puzzle fino ai giochi ritmici.
“Perché anche i giovani possono imparare ad amare la musica classica per la felicità di insegnanti e genitori”. Come spiega ad Orizzonte Scuola Valeria Told.
Valeria, come le è venuta l’idea di un App per la musica classica da dedicare ai più giovani, spesso conoscitori solo di Rap e Trap?
Per me è stato tutto abbastanza semplice: sono stata per molti anni la direttrice dell’Orchestra Sinfonica Haydn di Bolzano e Trento e ho avuto modo di interfacciarmi con le insegnanti, che spesso mi chiedevano materiale didattico per fare belle lezioni musicali a scuola. Bisogna pensare che molti insegnanti delle scuole elementari non hanno formazione musicale ecco perché ho immaginato di creare Fortissimo: l’App musicale che aiuta loro a dare un’istruzione musicale step by step. E poi bisogna considerare che i bambini non hanno sovrastrutture né personali né musicali, la musica per loro è semplicemente musica, senza alcun legame con i diversi generi a cui ci si avvicina da adulti.
Come funziona l’App?
L’applicazione è for-free, si può scaricare da Google o Play-store e utilizzare da smartphone, tablet o pc. Ai bambini consente di vivere piccole avventure nel mondo musicale: i piccoli studenti possono incontrare il genio bambino Mozart, o il nonno Stradivari, imparare gli strumenti grazie a loro, o il senso del ritmo e vivere esperienze immersive. Sono tutti percorsi didattici che guidano in primis il docente.
Quanto aiuta la musica classica come terapia per dominare l’ansia da prestazione che è oggi tanto diffusa tra bambini e ragazzi nella scuola italiana?
Aiuta moltissimo, ed è provato da studi approfonditi. Ci sono tutta una serie di benefit che l’ascolto della musica classica comporta: ovvero la capacità di concentrazione, che aumenta notevolmente, così come la capacità creativa. È stato dimostrato come il solo ascolto della musica classica renda i bambini più sereni e questo favorisce un clima più disteso nelle relazioni tra i compagni. In alcune classi, per esempio, i docenti utilizzano un solo tablet per 3 o 4 alunni proprio per favorire l’ascolto e l’interazione di gruppo.
La sua è una start –up nata nel 2021. A novembre ha ricevuto il secondo premio dell’Enterprise Europe network 2023 a Bilbao. Quale è il prossimo obiettivo?
Attualmente contiamo circa 50 classi ma vorremmo davvero arrivare a coprire quasi tutte le scuole elementari italiane. Nel 2024, Fortissimo sarà lanciata in 14 Paesi Europei e copriremo ben 11 lingue.
La nostra Start-up, che vanta un team di 50 collaboratori da ogni parte del mondo, (lavoriamo tutti full remote) è nata su progetto europeo grazie all’Incubatore d’Impresa di Bolzano NOI Techpark, partner dell’Enterprise Europe Network, che ci ha aiutato a trovare altri partner per sostenere quest’App musicale davvero pensata per l’insegnamento a scuola. Devo dire un grazie anche a Luca Picariello, Advisor dell’Enterprise Europe Network per NOI Techpark, che è stato determinante nel facilitare la crescita di Fortissimo. Che vanta un approccio de tutto innovativo e prevede, nell’immediato futuro, anche un’esperienza VR (Virtual Reality) per gli adulti o per le aziende.
Lei è anche direttrice dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico (Inda) del Teatro Greco di Siracusa, fedele al mondo classico anche a teatro. Quanto è attuale la tragedia greca oggi e, secondo lei, quanto conta l’insegnamento teatrale a scuola?
I temi trattati 2500 anni fa valgono tutti oggi, nessuno escluso. Pensiamo a Fedra, che rappresenteremo la prossima primavera a Siracusa: ama il suo figliastro e si uccide perché vive come un’onta quest’amore. Il ruolo che abbiamo nella società, il senso del dovere, le responsabilità sociali sono insite in ognuno di noi e spesso ci condizionano negativamente nelle scelte.
Per tornare al teatro a scuola, esso andrebbe certamente insegnato. Non v’è dubbio. E anche in questo caso si dovrebbe cominciare proprio dai più piccoli che recepiscono in modo più libero di noi adulti.
Valeria invece che musica ascolta?
Ovviamente classica, ma anche mantra perché faccio molta meditazione, jazz e musica elettronica, perché mi piace ballare. Ma ci tengo a sottolineare quanto è importante l’ascolto della musica classica, per bambini e adulti, perché ci dà la possibilità di modificare noi stessi e il nostro futuro creando un mondo in cui vivere con maggiore armonia. E non è poco.