Insegnare a tutti le manovre di primo soccorso. L’appello di Balzanelli (Sis 118)

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Mario Balzanelli, il presidente nazionale Sis 118, in un’intervista all’Adnkronos, ha evidenziato la necessità di garantire, a livello istituzionale, che le manovre salvavita del primo soccorso, inclusa la tecnica di disostruzione delle vie aeree da corpo estraneo, vengano apprese da tutti i cittadini, a partire dai primi anni della scuola dell’obbligo.

Balzanelli ha espresso queste parole dopo la tragedia avvenuta ad Alessandro, un bambino di 7 anni, che è morto soffocato da frammenti di un palloncino di gomma che aveva accidentalmente addentato, causando una gravissima ostruzione delle vie aeree superiori, fatale.

L’evento tragico solleva, in modo urgente, la questione della necessità di formare tutti i cittadini del Paese per poter intervenire adeguatamente in caso di emergenze mediche, salvando vite umane, indipendentemente dall’età della persona coinvolta. Balzanelli ha sottolineato come questo sia un traguardo irrinunciabile di civiltà, che dovrebbe essere raggiunto al più presto possibile, grazie ai passi compiuti negli ultimi 8 anni, che egli considera di estrema importanza storica.

Balzanelli ha inoltre ricordato che a partire dal luglio del 2015, l’insegnamento del primo soccorso è stato introdotto nella scuola italiana, grazie all’articolo 1, comma 10, della legge 107/2015, che ha tradotto in contenuto di legge l’iniziativa legislativa popolare concepita dalla sua organizzazione ai sensi dell’articolo 71 della Costituzione.

Tale iniziativa prevedeva l’obbligo di introdurre l’insegnamento del primo soccorso nella scuola e fu sostenuta da 93.000 firme raccolte in tutta Italia nel primo semestre del 2005. Dal 2015 al 2017, Balzanelli e la sua organizzazione hanno poi lavorato alle linee guida interministeriali condivise tra il Miur e il Ministero della Salute, al fine di pianificare la didattica in tema di primo soccorso dagli anni della scuola dell’infanzia alle scuole secondarie di secondo grado.

Balzanelli continua affermando che “abbiamo sperimentato, nel 2018, in 13 province italiane, quei contenuti didattici, formando e addestrando, a titolo gratuito, oltre 5.000 studenti. Abbiamo inoltre donato, sempre a titolo gratuito, al ministero della Pubblica istruzione, il materiale didattico completo per tutto il percorso formativo. La recente legge n°116 del 4 agosto 2021 ha riportato al centro della strategia di prevenzione della morte improvvisa la necessità di effettuare immediatamente il massaggio cardiaco e la disponibilità dei defibrillatori in tutti gli ambienti di vita e di lavoro. Esortiamo tutti, a partire dal Governo del Paese, a compiere una svolta tanto attesa e indispensabile per salvare ogni anno almeno 20.000 persone da morte potenzialmente ‘evitabile’: tutti devono essere messi nelle condizioni di salvare una vita. La tragedia di ieri, che ha ucciso il piccolo Alessandro, ci deve impegnare a tutti per attuare questa svolta”.

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