Insegnanti e studenti gay costretti dalla scuola a fare coming out: obbligo presente in un regolamento d’istituto

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Dall’Olanda arriva una storia incredibile: in una scuola studenti e insegnanti gay sono stati costretti dalla dirigenza dell’istituto a rivelare pubblicamente il loro orientamento sessuale. Se si fossero rifiutati, sarebbe stata la scuola stessa a rendere tutto pubblico.

Lo scandalo è arrivato sul tavolo del ministero dell’Istruzione e sui quali sta indagando la magistratura.

Sotto accusa, si legge su EuropaToday, la scuola Gomarus di Gorinchem, istituto a indirizzo cristiano protestante.

In verità la notizia ha cominciato a girare l’anno scorso quando un’inchiesta giornalistica aveva raccontato come la scuola costringesse i suoi alunni a dichiarare la loro omosessualità ai propri genitori, anche se non erano ancora pronti a farlo. In seguito a queste accuse la Procura aveva avviato un’indagine penale sull’istituto.

Uno degli alunni costretti a fare coming out ha raccontato a Nos “Siamo stati messi in una stanza dove abbiamo dovuto ammettere di avere una relazione gay o di essere attratti da qualcuno dello stesso sesso”, ha detto l’ex allievo. “Ho gridato e urlato, volevo andarmene, ma non ho potuto far altro che ammettere di essere gay”.

Dalle indagini, è emerso che la scuola costringesse anche i membri dello staff a denunciare i colleghi omosessuali al consiglio scolastico.

Addirittura, in base a quanto emerso, l’obbligo di “denunciare” il personale o gli studenti omosessuali era presente all’interno di un regolamento interno risalente al 2016. Per la dirigenza di Gomarus, che gestisce anche un’altra scuola sempre in Olanda, l’omosessualità è contraria alla Bibbia.

Il ministro dell’Istruzione Arie Slob ha definito “serie e preoccupanti” le accuse mosse a Gomarus.

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