“Insegnanti disprezzati dagli alunni per le auto con cui vanno a scuola. Gli influencer oggi sono più influenti”. L’affondo dello scrittore Scurati
“Da quando gli influencer sono diventati enormemente più influenti degli insegnanti, al populismo estetico si aggiunge, poi, quello sociale. Non c’è, infatti, tema rilevante che non venga, oramai, accaparrato da queste nuove figure il cui scopo prevalente, e spesso unico, è l’autopromozione”.
Lo dice lo scrittore Antonio Scurati, intervenuto su La Repubblica, che nel suo commento osserva il ruolo dell’insegnante nella società attuale.
“Se vogliamo che i nostri ragazzi rispettino i loro insegnanti – prosegue – dobbiamo rispettarli per primi noi adulti. Quanti di voi, in tutta onestà, potrebbero oggi affermare di apprezzare, rispettare e onorare il lavoro oscuro e luminoso, malpagato e prezioso svolto ogni giorno nelle nostre scuole da un esercito di insegnanti inviati sciaguratamente a combattere su posizioni perdute?”.
“Oggi è l’intera società che sembra remare contro la scuola. A professori malpagati, trascurati, dimenticati, viene affidato nominalmente il compito cruciale di educare, istruire, incivilire le nuove generazioni ma la società, appena fuoriesci dal perimetro dell’edificio scolastico, muove in direzione opposta e contraria minando sistematicamente la loro autorità”, ha proseguito lo scrittore e giornalista.
E ancora: “I professori italiani, com’è noto, sono tra i peggio pagati d’Europa e, purtroppo, i figli della nostra società, nella quale il culto del denaro cresce in misura proporzionalmente inversa alla distribuzione della ricchezza, li disprezzano per le utilitarie con cui si recano al lavoro”.
Il problema, secondo Scurati, è che da “tempo i professori italiani vanno perdendo ogni autorità nello stabilire il valore dei prodotti culturali che contribuiscono potentemente a plasmare l’immaginario collettivo, trovandosi costretti a subire e non a guidare le scelte dei loro allievi“.