Gli insegnanti in agitazione. Le mozioni dei Collegi dei docenti
red – Registriamo un alto numero di adesioni alle mozioni dei Collegi dei docenti in cui i docenti si esprimono contro il Decreto Stabilità e il DDL 953 ex Aprea (progetto di riforma degli organi collegiali)
red – Registriamo un alto numero di adesioni alle mozioni dei Collegi dei docenti in cui i docenti si esprimono contro il Decreto Stabilità e il DDL 953 ex Aprea (progetto di riforma degli organi collegiali)
Mozione dei docenti del Liceo "F. Vivona" Roma
L’assemblea dei docenti del Liceo “F. Vivona” di Roma esprime profondo dissenso nei confronti delle scelte politiche del Ministro Profumo e del Governo Monti fortemente punitive verso la scuola pubblica, caratterizzate da tagli di risorse e personale, nonché da una offensiva svalutazione della professionalità dei docenti e della libertà di insegnamento.
L’assemblea dei docenti del Liceo “F. Vivona” esprime netta contrarietà ai seguenti provvedimenti:
Il Ddl 953 ex-Aprea (il progetto di riforma degli organi collegiali), che restringe gli spazi di democrazia all’interno delle scuole, introduce l’autonomia statutaria di ogni singola scuola mettendo in discussione il principio dell’unitarietà del sistema nazionale dell’istruzione, apre gli Organi Collegiali alla presenza di soggetti privati che in ragione del loro finanziamento potranno influenzare pesantemente il Piano dell’Offerta Formativa e la stessa libertà di insegnamento.
Il Decreto Stabilità, che aumenta l’orario di lezione frontale settimanale da 18 a 24 senza riconoscimento economico, con un atto di arbitrio autoritario che non ha precedenti nella storia della Repubblica e dimostra la poca considerazione dell’art. 36 della Costituzione, che recita “il lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del suo lavoro”. E’ un provvedimento che renderà fisicamente insostenibile l’insegnamento, danneggiando in primo luogo gli studenti per l’incidenza inevitabilmente negativa sulla didattica (ogni insegnante passerà da circa 80 a circa 120 studenti), e che priverà del lavoro decine di migliaia di colleghi precari.
Giudichiamo un insulto alla nostra professionalità questa becera contabilità oraria che trascura di considerare tutto il lavoro a monte (lo studio e la preparazione delle lezioni e degli elaborati, l’individuazione di strategie per adattare la didattica alla pluralità degli apprendimenti) e a valle (la correzione degli elaborati, la valutazione) della mera ora di lezione frontale. La professione docente è apicale per impegno e fatica per quanto riguarda la
prestazione frontale, ed è intellettuale per i suoi contenuti e le sue implicazioni: pensare di considerare come ore lavorative solo quelle passate in classe appartiene al livello di discussione delle chiacchiere al bar.
Chiediamo le immediate dimissioni del ministro Profumo che si è abbassato a questi livelli, dando una plateale dimostrazione di incompetenza e incapacità di governo della scuola.
Inoltre, l’assemblea dei docenti del Liceo “F. Vivona”, nell’affermare la propria indignazione di fronte ai nuovi stanziamenti per la scuola privata, chiede al Ministero e al Governo di stanziare subito tutte le risorse utili per la copertura totale degli scatti retributivi e per il rinnovo contrattuale.
Per contrastare questi provvedimenti, per restituire dignità all’insegnamento dopo anni di tagli e assenza di progetto educativo, per ribadire il ruolo della scuola pubblica come strumento dell’interesse generale, i docenti del Liceo “F. Vivona” si costituiscono in Assemblea Permanente e metteranno in atto tutte le forme di contrasto che riterranno opportune.
Documento approvato da tutti i docenti del Liceo Vivona
Mozione del Collegio dei docenti del Liceo Statale Linguistico e Scienze Umane "James Joyce" (Ariccia)
Il Collegio dei Docenti del Liceo Statale “James Joyce” di Ariccia:
esprime grave preoccupazione, profonda amarezza, indignazione e il più forte dissenso nei confronti di una politica governativa soltanto punitiva verso la scuola pubblica, caratterizzata da tagli, ormai da anni continui e ininterrotti, di risorse, di personale, di materie; tali tagli sono attuati in forme non trasparenti, come appunto il DDL (legge di stabilità) che arriva persino ad una svolta autoritaria imponendo per legge l’obbligo di lavoro a 24 ore frontali con conseguente cancellazione del CCNL vigente:
esprime, inoltre, profondo disagio per come tutto è condotto, cioè mediante una martellante campagna di svalutazione dei lavoratori della scuola, peraltro non nuova, orchestrata anche attraverso un manipolatorio dei media e utilizzando continui confronti con l’Europa che forniscono un quadro falsato della realtà del personale scolastico.
Il Collegio Docenti del Liceo James Joyce afferma la sua netta e decisa contrarietà ai seguenti provvedimenti all’ordine del giorno dell’agenda politica:
il Disegno di stabilità che aumenta l’orario di lavoro settimanale da 18 a 24, con 6 ore in più non retribuite in cambio della possibilità di usufruire di 15 giorni in più di ferie da maturare nel periodo estivo(?): un vero e proprio atto incostituzionale in violazione degli artt. 28 e 29 del CCNL 2006/09, un provvedimento che avrà forti incidenze negative sulla didattica e l’apprendimento e che chiuderà, al pari del concorso a cattedre appena bandito dal Ministero, la porta all’insegnamento a circa 30.000 precari inseriti nelle graduatorie;
il D.D.L 953 ex Aprea, il progetto di riforma degli organi collegiali che respinge gli spazi di democrazia, aprendo di fatto la strada all’autonomia statutaria di ogni singola scuola, con la conseguente messa in discussione di un sistema nazionale pubblico dell’istruzione e la pericolosa accelerazione sul ruolo dei soggetti privati che avranno la possibilità di entrare a far parte degli organi collegiali e, in ragione del loro finanziamento esterno, influenzare pesantemente il piano dell’Offerta Formativa;
l’art. 13 del D.L. 95 del 06/07/2012, che prevede il declassamento dei docenti inidonei , è altrettanto grave per gli stessi motivi enunciati sopra. Non è giusto far pagare la crisi alle categorie più deboli.
Inoltre dopo la rottura del tavolo tra Miur e Organizzazioni Sindacali lo scorso 11 ottobre sul pagamento degli scatti di anzianità per l’anno scolastico 2011/2012, il Collegio dei Docenti del Liceo James Joyce chiede con forza che il Ministero stanzi subito tutte le risorse utili alla copertura degli scatti, senza ulteriori decurtazioni dal bilancio della scuola pubblica, anche e soprattutto degli ultimi stanziamenti di più di 200 milioni di euro per il comparto della scuola privata.
Il Collegio dei docenti attua le seguenti azioni di protesta: sospendiamo le seguenti attività fino al ritiro dell’art. 3 comma 42 del disegno di legge decreto sviluppo:
1. funzioni strumentali;
2. funzione di coordinatore e segretario;
3. referenti di dipartimento;
4. sportelli didattici per il recupero;
5. corsi di recupero;
6. ore eccedenti;
7. certificazioni;
8. stage e scambi;
9. i progetti;
10. viaggi e visite di istruzione;
11. GLH operativi;
12. ricevimento genitori.
Inoltre il Collegio ha votato per la didattica essenziale nelle classi e assemblea permanente. Mozione votata all’unanimità con due soli astenuti.
L’Assemblea dei Docenti dell’I.I.S.S. “E.Ascione” di Palermo
preso atto delle modalità con cui il Governo Nazionale cerca, in modo unilaterale e arbitrario, di modificare di fatto il contratto comparto scuola, sottolineando che sono modalità offensive, da cui si evincono la scarsissima stima e la mancanza di conoscenza della realtà vera della professione docente e della stessa scuola pubblica, intende opporsi a questa misera rappresentazione della propria funzione, che sembrerebbe esaurirsi nelle sole ore di lezione frontale, mentre scompare del tutto la mole di lavoro al di fuori dell’orario frontale di cattedra, necessaria per preparare e rendere efficace e proficua l’attività didattico-formativa.
Per dimostrare la propria estrema indignazione, l’Assemblea
D E C I D E
all’unanimità di sospendere momentaneamente tutte le attività aggiuntive previste dal POF che non possono svolgersi entro le 18 ore frontali sia sul piano della loro progettazione che su quello della loro attuazione. L’Assemblea, si impegna comunque a garantire l’attività didattica curriculare, entro le 18 ore frontali, a tutti gli studenti, che in questa situazione sono parte lesa, visto che si attenta al loro diritto all’istruzione, sancito dalla Costituzione.
L’Assemblea
D E L I B E R A
inoltre di non effettuare una volta ogni 15 giorni al mattino l’ora che individualmente i docenti dedicano al ricevimento dei genitori ed inoltre si darà opportuna informazione a studenti e famiglie sulle ragioni di questa protesta e sulle modalità di attuazione.
I sottoscritti Docenti del Liceo Gullace esprimono grave preoccupazione, indignazione e profondo dissenso nei confronti delle scelte politiche del Ministro Profumo e più in generale del Governo fortemente punitive verso la scuola pubblica, caratterizzate da tagli di risorse e personale, attuati in forme diverse e non sempre trasparenti. nonchè da una martellante svalutazione della professionalità e della libertà di insegnamento.
I sottoscritti Docenti esprimono netta contrarietà ai seguenti provvedimenti all’ordine del giorno dell’agenda politica:
– il Decreto Stabilità che aumenta l’orario di lavoro settimanale da 18 a 24 ore, con 6 ore in più non retribuite in cambio della possibilità di usufruire di 15 giorni in più di ferie da maturare nel periodo estivo: un vero e proprio scippo alle prerogative del CCNL 2006/09, un provvedimento che avrà forti incidenze negative sulla didattica e l’apprendimento e che chiuderà, al pari del concorso a cattedre appena bandito dal Ministero, la
porta all’insegnamento a circa 30.000 precari inseriti nelle graduatorie;
– ddl 953 ex Aprea, il progetto di riforma degli organi collegiali che restringe gli spazi di democrazia, aprendo la strada all’autonomia statutaria di ogni singola scuola, la conseguente messa in discussione di un sistema nazionale pubblico dell’istruzione e la pericolosa accelerazione sul ruolo dei soggetti privati che avranno la possibilità di entrare a far parte degli organi collegiali e in ragione del loro finanziamento esterno influenzare pesantemente il Piano dell’Offerta Formativa.
Inoltre, dopo la rottura del tavolo tra Miur e Organizzazioni Sindacali lo scorso 11 ottobre sul pagamento degli scatti di anzianità per l’anno scolastico 2011/12, i sottoscritti Docenti chiedono con forza al Ministero di stanziare subito tutte le risorse utili alla copertura totale degli scatti senza ulteriori decurtazioni dal bilancio della scuola pubblica, anche e soprattutto alla luce degli ultimi stanziamenti ad hoc per il comparto della scuola privata.
I sottoscritti Docenti del Liceo Gullace infine, riguardo ad ogni forma di contrasto e resistenza a tali scelte politiche e provvedimenti, agiranno anche in collaborazione con le altre componenti (ATA, studenti, genitori) e
con altre scuole del territorio.
Per salvaguardare la conoscenza quale bene comune e per restituire dignità al lavoro dopo anni di tagli e assenza di progetto educativo complessivo.
Sottoscritto da una larga maggioranza dei Docenti
Il Liceo Enriques di Ostia in una partecipata assemblea RSU ha deciso la sospensione di tutte le attività aggiuntive (coordinamento, progetti, funzioni strumentali, viaggi d’istruzione…) e i/le docenti partecipanti hanno
chiesto un collegio straordinario. Nel pomeriggio alcuni docenti incontravano altre scuole del territorio.
Mozione del Collegio dei docenti del Liceo Gaio Valerio Catullo (Monterotondo –Roma ) (prolungamento orario, DDL 953, scatti di anzianità)
Il Collegio Docenti del Liceo Gaio Valerio Catullo (Monterotondo –Roma ) esprime grave preoccupazione, indignazione e profondo dissenso nei confronti delle scelte politiche del Ministro Profumo e più in generale del Governo fortemente punitive verso la scuola pubblica, caratterizzate da tagli di risorse e personale, attuati in forme diverse e non sempre trasparenti, nonchè da una martellante svalutazione della professionalità e della libertà di insegnamento.
Il Collegio Docenti del Liceo Gaio Valerio Catullo (Monterotondo –Roma ) esprime netta contrarietà ai seguenti provvedimenti all’ordine del giorno dell’agenda politica:
– ddl 953 ex Aprea, il progetto di riforma degli organi collegiali che restringe gli spazi di democrazia, aprendo la strada all’autonomia statutaria di ogni singola scuola, la conseguente messa in discussione di un sistema nazionale pubblico dell’istruzione e la pericolosa accelerazione sul ruolo dei soggetti privati che avranno la possibilità di entrare a far parte degli organi collegiali e in ragione del loro finanziamento esterno influenzare pesantemente il Piano dell’Offerta Formativa.
– il Decreto Stabilità che aumenta l’orario di lavoro settimanale da 18 a 24 ore, con 6 ore in più non retribuite in cambio della possibilità di usufruire di 15 giorni in più di ferie da maturare nel periodo estivo: un vero e proprio scippo alle prerogative del CCNL 2006/09, un provvedimento che avrà forti incidenze negative sulla didattica e l’apprendimento e che chiuderà, al pari del concorso a cattedre appena bandito dal Ministero, la porta all’insegnamento a circa 30.000 precari inseriti nelle graduatorie;
-art.5 mancata monetizzazione delle ferie per i precari.
Inoltre, dopo la rottura del tavolo tra Miur e Organizzazioni Sindacali lo scorso 11 ottobre sul pagamento degli scatti di anzianità per l’anno scolastico 2011/12, il Collegio Docenti del Liceo Gaio Valerio Catullo (Monterotondo –Roma chiede con forza al Ministero di stanziare subito tutte le risorse utili alla copertura totale degli scatti senza ulteriori decurtazioni dal bilancio della scuola pubblica, anche e soprattutto alla luce degli ultimi stanziamenti ad hoc per il comparto della scuola privata.
Il Collegio Docenti del Liceo Gaio Valerio Catullo (Monterotondo –Roma ) infine, oppone e agirà a riguardo ogni forma di contrasto e resistenza a tali scelte politiche e provvedimenti, anche in collaborazione con le altre componenti (ATA, studenti, genitori) e con altre scuole del territorio.
Per salvaguardare la conoscenza quale bene comune e per restituire dignità al lavoro dopo anni di tagli e assenza di progetto educativo complessivo.
Studenti e insegnanti uniti nella protesta