Inizio scuola, Petri: “I docenti? Tra esami di riparazione, corsi di recupero e piani individualizzati sono già esausti”
Il rientro a scuola è un turbinio di emozioni per tutti, ma per i docenti si traduce spesso in una montagna di adempimenti burocratici e aspettative al limite dell’impossibile. A denunciarlo con ironia sulle pagine de La Stampa è Valentina Petri, insegnante e scrittrice, che smonta con sarcasmo lo stereotipo del docente fortunato che gode di tre mesi di ferie.
“Siamo già esausti”, scrive Petri, elencando la lunga lista di impegni che caratterizzano l’inizio dell’anno scolastico: esami di riparazione, corsi di recupero, piani individualizzati, il tutto condito da una buona dose di burocratese e paroloni alla moda.
Petri ironizza sulla fiducia cieca del Ministero nell’effetto taumaturgico degli insegnanti, capaci di recuperare l’irrecuperabile e di sanare l’insanabile in poche ore di lezione.
Con sarcasmo, descrive la mole di compiti, progetti e strategie didattiche innovative che gli insegnanti sono chiamati a mettere in campo, senza dimenticare l’educazione civica, il rispetto dei valori e la prevenzione degli incidenti durante l’intervallo.